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Doppia bocciatura per la Questura: il Tar annulla per due volte il no al rinnovo del permesso di soggiorno


Il tribunale amministrativo regionale ha accolto i ricorsi presentati da due cittadini extracomunitari da tempo in Italia, entrambi con un lavoro regolare e un domicilio stabile, requisiti indispensabili per scongiurare l'espulsione


Redazione


Due richieste di rinnovo del permesso di soggiorno negate dalla questura di Prato ad altrettanti cittadini extracomunitari a cui invece il Tar ha dato ragione ed entrambi, dunque, potranno continuare la loro vita in Italia. La doppia bocciatura all'operato della questura è arrivata in questi giorni.
Il primo caso è quello di un marocchino la cui istanza era stata respinta per quattro motivi: “la condanna a due anni di reclusione per rapina, la mancanza di un domicilio stabile e conseguente irreperibilità all'indirizzo fornito, l'inesistenza del rapporto di lavoro dichiarato in sede di richiesta di rinnovo del permesso e la mancata prova di essersi sposato con una cittadina italiana in attesa del loro figlio”. Diniego immediatamente impugnato dall'uomo che ha documentato che la irreperibilità è una contestazione vecchia dal momento che ha cambiato residenza e vive a Campi Bisenzio, che è sposato e nel frattempo è diventato padre, che lavora come apprendista addetto al lavaggio e consegna veicoli con uno stipendio che gli consente di provvedere a se stesso e alla famiglia e che non hai mai ricevuto una condanna per rapina. La questura ha ribattuto e il Tar ha chiesto alla questura una serie di approfondimenti per delineare meglio la situazione dell'uomo. “Risulta significativa – si legge nella sentenza – che l'Amministrazione, pur a fronte di puntuale ordinanza del Tar che disponeva il riesame dei fatti di causa, abbia del tutto omesso di procedere a quanto indicato. E' di tutta evidenza che la mancata risposta all'imput di riesame dei fatti lascia aperti i dubbi sulla completezza della compiuta istruttoria e sulla correttezza della motivazione del diniego”. La questura è stata condannata al pagamento di tremila euro oltre che al rilascio del rinnovo del permesso di soggiorno.
Il secondo caso riguarda un altro marocchino a cui la questura aveva negato il rinnovo perché nella documentazione presentata non c'era il visto di ingresso. L'uomo ha eccepito che solo il rilascio del primo permesso di soggiorno necessita del visto di ingresso mentre la sua pratica era per il rinnovo e che nel frattempo era in Italia già da anni con un lavoro regolare e un domicilio stabile. E' mancata però la comunicazione del rigetto di fronte al quale, come ha spiegato il Tar, l'uomo avrebbe potuto chiarire la sua posizione. I giudici hanno ordinato alla questura di dar corso al procedimento di rinnovo.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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