“Ti butto dal balcone”, “Ti taglio la gola”, “Sei una scimmia”. Minacce, offese e botte: schiaffi in pieno viso e calci alle gambe. Un cinquantunenne originario della Campania ma residente a Prato è stato condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione per maltrattamenti alla convivente, 45 anni, anche lei campana. La denuncia risale al 2021 quando la donna, diventata mamma da pochi mesi, trovò il coraggio di ribellarsi all’inferno a cui l’aveva condannata il compagno. Numerosi gli episodi riferiti dalla vittima, mai risparmiata dall’uomo neppure quanto era presente il loro figlioletto. L’accusa ha ricostruito che l’imputato agiva per lo più in stato di ubriachezza e per futili motivi: minacce di morte, rimproveri violenti, maltrattamenti morali e fisici e nessun aiuto nella gestione della famiglia. Una situazione divenuta ad un certo punto insostenibile. La sentenza è stata pronunciata ieri, martedì 25 febbraio, al termine del processo celebrato davanti al giudice Bandiera che ha riconosciuto alla donna, costituita parte civile e assistita dall’avvocato Alessandra Artese, una provvisionale di 10mila euro; tremila euro, invece, sono stati riconosciuti al figlio della coppia.
Riproduzione vietata