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Dopo 12 anni dissequestrato il sottopasso di via Ciulli, via libera della Corte d’appello di Firenze


Il giudice ha accolto l'istanza del Comune di Prato sulla base della grande vasca d'espansione che sarà realizzata al Santo Stefano e che metterà in sicurezza idraulica tutta la zona


Redazione


Via libera della Corte d’Appello di Firenze al dissequestro del sottopasso di via Ciulli. Il provvedimento è stato notificato oggi, 13 maggio al Comune di Prato che nei giorni precedenti aveva presentato istanza di dissequestro sulla base del maxi intervento di messa in sicurezza idraulica del vicino ospedale Santo Stefano, con realizzazione, in corso, di una vasca d'espansione collegata al reticolo idraulico della zona.
Dopo 12 anni dal tragico incidente in cui morirono tre donne rimaste bloccate nel sottopasso allagato per l'esondazione del Vella, l'amministrazione comunale torna nella disponibilità dell'opera, posta sotto sigilli dalla magistratura poche ore dopo quel tragico 5 ottobre 2010. Magistratura che per ben tre volte ha bocciato la richiesta di dissequestro presentata dal Comune nel corso del procedimento penale contro i presunti responsabili della morte delle tre cinesi. Gli interventi proposti dall'amministrazione comunale per migliorare il sottopasso sono sempre stati ritenuti insufficienti per ottenere una riapertura in sicurezza. Stavolta no. Siamo infatti, davanti a maxi vasca d'espansione che oltre a tenere all'asciutto l'area ospedaliera e la futura palazzina da 112 posti letto, garantirà la sicurezza idraulica di tutta la zona. Un intervento in corso di realizzazione da parte dell'Asl Toscana centro e richiesto in sede di conferenza dei servizi per il permesso a costruire della futura palazzina del Santo Stefano, che ha convinto i giudici. Siamo infatti davanti a un polmone di 30mila metri cubi di capienza con un sistema automatico di portelle che metterà al sicuro l'area per eventi con tempo di ritorno di 30 e 200 anni e durate da 1 a 36 ore.

“In Italia, come nella vita, ci vuole pazienza. Ma con perseveranza e ostinata caparbietà, ci si arriva – ha dichiarato il sindaco Biffoni -. Ancora una volta, senza tanto clamore e con lavoro costante, siamo passati dalle parole ai fatti”.
L'istanza è stata presentata alla Corte d'appello di Firenze perchè è qui che si svolge il secondo grado di giudizio per Lorenzo Frasconi, ex dirigente del servizio Mobilità del Comune di Prato e Stefano Caldini, direttore dei lavori del sottopasso, condannati dal Tribunale di Prato per omicidio colposo plurimo. In quella sede fu disposta la restituzione del sottopasso al Comune solo una volta che la stessa sentenza fosse passata in giudicato.
I dettagli dell'operazione ma anche i tempi per la riapertura effettiva saranno presentati lunedì prossimo dal sindaco Biffoni. La vasca dovrebbe essere pronta e collaudata per l'autunno ma sarà necessario controllare e collaudare anche l'impianto di sollevamento, i sensori e i semafori del sottopasso, fermi e abbandonati da 12 anni. 
 
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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