Ormai al carcere della Dogaia è un’emergenza quotidiana. Non si arrestano gli episodi di caos all’interno della casa circondariale di Prato. L’ultimo, avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, 27 marzo, arriva a meno di 24 ore dal precedente, con un detenuto salito sul tetto per protesta.
Ieri pomeriggio, come raccontato dalla Uil Polizia Penitenziaria Prato, protagonista dei disordini è stato un detenuto italiano appartenente al circuito dei “collaboratori di Giustizia”, non nuovo ad episodi del genere all’interno della struttura. “Il detenuto – spiega la Uil – per protestare sembrerebbe contro un rigetto del magistrato di sorveglianza, ha dapprima forzato lo sbarramento di ingresso al reparto, per poi salire sul tetto del prefabbricato utilizzato per le video conferenze. La protesta è durata qualche ora e solo dopo molta persuasione da parte degli operatori della polizia penitenziaria, e dopo aver fatto intervenire il suo legale, l’uomo ha deciso di scendere e terminare la protesta”.
“Non abbiamo più parole per descrivere la situazione attuale della casa circondariale pratese – è il commento del sindacato -. E’ come essere in guerra. C’è da intervenire subito prima che si perda ulteriormente il controllo e la gestione. Ci affidiamo a chiunque possa far qualcosa per riportare ordine e legalità nella struttura”.
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