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Daspo convalidato in tempi troppo rapidi, ultras biancazzurro vince il ricorso in Cassazione


Il tifoso, destinatario del provvedimento del questore dopo gli scontri del 7 novembre 2021 prima di Ravenna-Prato, era stato sottoposto anche alla misura dell'obbligo di firma in occasione delle partite della sua squadra del cuore. Obbligo revocato dai giudici della Corte suprema perché non è stato rispettato il termine stabilito per esercitare il diritto alla difesa


Redazione


Il daspo del questore di Ravenna è stato convalidato dal tribunale della città romagnola in tempi tanto rapidi da non dare modo al tifoso di esercitare il diritto alla difesa. Accolto il ricorso presentato ai giudici della Cassazione da un ultras del Prato, destinatario, oltre che del divieto di assistere alle manifestazioni sportive, dell'obbligo di firma alla polizia giudiziaria in occasione delle partite della squadra del cuore. Quest'ultima 'punizione' è stata annullata: niente partite, dunque, ma nemmeno la firma durante gli impegni dei biancazzurri.
Il tifoso, pratese di 30 anni, era nell'elenco dei 36 daspo emessi dal questore Giuseppina Maria Rita Stellino dopo gli scontri del 7 novembre 2021 prima di Ravenna-Prato (leggi). Un tecnicismo il motivo che ha di fatto reso inefficace il provvedimento nella parte relativa all'obbligo di firma: l'ordinanza del questore riporta la data del 14 dicembre, la convalida del giudice delle indagini preliminari quella del 17 dicembre, appena un giorno dopo la notifica dell'atto all'ultras biancazzurro. Una celerità non ammessa dalla procedura che dà all'interessato 48 ore di tempo per esercitare la “facoltà di presentare memorie o deduzioni al giudice”. “Il mancato rispetto di tale termine dilatorio – scrivono i giudici della Cassazione – è fonte di nullità di ordine generale; nel caso di specie, il termine è stato palesemente disatteso, in presenza di un'ordinanza emessa il 17 dicembre a fronte di un provvedimento questorile notificato all'interessato appena il giorno precedente”.
Il daspo, sia chiaro, resta e a perdere di efficacia è solo l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria quando scende in campo il Prato.
La sfilza di provvedimenti arrivò qualche settimana dopo i disordini quando si arrivò a dare un nome e un cognome a tutti i tifosi , sia del Prato che del Ravenna, coinvolti. In tutto 36 i daspo (16 pratesi), e per 7 anche l'obbligo di firma che prevede la presentazione alla polizia giudiziaria mezz'ora dopo l'inizio del primo e del secondo tempo.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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