Depositato anche alla procura di Prato l'esposto di Codacons sul caos negli ospedali. L'associazione dei consumatori chiede di indagare su un profilo di eventuale omissione e abuso di atti d'ufficio e concorso in epidemia. Non è la prima volta, dall'inizio dell'emergenza sanitaria, che un'associazione che tutela i consumatori, si rivolge alla magistratura. L'ultimo esposto Codacons lo ha presentato in tutte e 104 le procure d'Italia e quella di Prato ha aperto un fascicolo 'modello 45', vale a dire un fascicolo contenente atti che al momento non costituiscono notizia di reato ma che prevedono comunque un'attività di accertamento preliminare. A muovere il Codacons è stato uno studio di Dipartimento del Politecnico di Milano che prevede che “la soglia critica (2.538) di posti letto in terapia intensiva sarà raggiunta in Italia il 4 novembre con il risultato – sottolinea l'associazione – che dal giorno dopo non sarà più possibile accettare ricoveri in quei reparti”. Duro il commento: “Una situazione di caos generale ancor più grave se si considera che il virus circola in Italia già da febbraio e sono state stanziate, nei mesi scorsi, ingenti risorse pubbliche e private in favore degli ospedali. Qualcosa – è la posizione del Codacons – non ha funzionato, come dimostra la situazione odierna di crisi delle strutture sanitarie”. L'associazione chiede alle procure, Prato compresa, di “avviare indagini tese ad accertare eventuali ritardi, omissioni ed errori, da parte dello Stato e della Regione, che abbiano contribuito a determinare le difficoltà che oggi caratterizzano gli ospedali”. La richiesta non è solo quella di indagare: “L'associazione chiede alla magistratura di nominare consulenti tecnici per affiancare o sostituirsi agli amministratori pubblici nella gestione della sanità”.
Coronavirus, esposto di Codacons in procura: “Indagare sul caos ospedaliero e nominare tecnici per gestire la sanità”
La denuncia presentata in tutte e 104 le procure italiane. L'associazione dei consumatori ravvisa un profilo penale per omissione e abuso d'atti d'ufficio e concorso in epidemia. A mettere in moto l'iniziativa uno studio che prevede la saturazione delle terapia intensive il 4 novembre
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