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Terminate le cerimonie e le commemorazioni per il primo anniversario del tragico incendio alla fabbrica dormitorio di via Toscana, riprendono i controlli interforze nelle ditte gestite da cinesi. Stamani è toccato ad un grande stabilimento industriale a Bagnolo di Montemurlo che ospita ben 8 confezioni cinesi. Polizia municipale, guardia di finanza, carabinieri nucleo Ispettorato del Lavoro e Asl sono riusciti a entrare in sei di esse. Di queste due sono risultate inattive e vuote, una è stata abbandonata pochi secondi prima che scattasse il controllo, tre sono state sequestrate perchè all'interno sono stati scoperti circa trenta dormitori realizzati con abusi edilizi e sono state accertate numerose violazioni della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

All'interno erano presenti una quarantina di cinesi di cui 5 clandestini. Ben 101 i macchinari posti sotto sequestro amministrativo a cui se ne aggiunge un'altra ventina trovati nel fondo abbandonato al momento del controllo su cui sono in corso delle verifiche per risalire all'intestatario del contratto di affitto. L'immobile, di proprietà italiana, era già stato controllato in passato ed erano state riscontrate le stesse violazioni, ma evidentemente la lezione non è stata sufficiente. “Abbiamo intenzione di ampliare i controlli, sopratutto quelli preventivi.- spiega il sindaco, Mauro Lorenzini – Montemurlo è una città accogliente e attenta all'integrazione, ma pretendiamo il rispetto delle regole in materia di legalità economica e dei diritti e della sicurezza dei lavoratori. Non vogliamo che si ripetano tragedie come quella di via Toscana di un anno fa, che costò la vita a sette persone”.


All'interno erano presenti una quarantina di cinesi di cui 5 clandestini. Ben 101 i macchinari posti sotto sequestro amministrativo a cui se ne aggiunge un'altra ventina trovati nel fondo abbandonato al momento del controllo su cui sono in corso delle verifiche per risalire all'intestatario del contratto di affitto. L'immobile, di proprietà italiana, era già stato controllato in passato ed erano state riscontrate le stesse violazioni, ma evidentemente la lezione non è stata sufficiente. “Abbiamo intenzione di ampliare i controlli, sopratutto quelli preventivi.- spiega il sindaco, Mauro Lorenzini – Montemurlo è una città accogliente e attenta all'integrazione, ma pretendiamo il rispetto delle regole in materia di legalità economica e dei diritti e della sicurezza dei lavoratori. Non vogliamo che si ripetano tragedie come quella di via Toscana di un anno fa, che costò la vita a sette persone”.

La polizia municipale di Montemurlo ha impostato il lavoro di verifica sul fronte delle ditte gestite da cinesi seguendo due binari: in caso di vecchie partite Iva sono necessari i blitz, sopratutto interforze; nel caso di nuove partite Iva (circa 5 al mese), segnalate prontamente dalla Camera di Commercio grazie ad un accordo stipulato all'inizio del 2014, scatta il controllo preventivo. La polizia municipale in sostanza arriva nella sede della nuova ditta e verifica come viene impostato il lavoro prima che parta. Qualche giorno fa ad esempio sono stati trovati dei dormitori abusivi in fase di costruzione. “Da febbraio ad oggi a Montemurlo hanno aperto circa 180 nuove partite iva, di cui circa 40 appartenenti alle tipologie produttive che c'interessa controllare (circa il 20 % del totale), che nel 90% dei casi sono condotte da cittadini cinesi. – spiega Gioni Biagioni, comandante della polizia municipale di Montemurlo – Nel 2015 vogliamo intensificare i controlli preventivi. Non si tratta solo di fare repressione, perché questi accertamenti ci permettono d'informare, soprattutto i titolari stranieri delle ditte, sulle normative e le autorizzazioni necessarie per lavorare nella legalità e in sicurezza”.


Solo questo anno la polizia municipale ha portato a termine ben 51 controlli anti-illegalità economica: “Grazie al nostro lavoro – spiega Stefano Melani, responsabile dei controlli per edilizia, ambiente e commercio – a Montemurlo è sempre più raro trovare un'impresa irregolare. Un impegno che portiamo avanti con determinazione da tempo e che negli ultimi anni sta dando buoni frutti, come dimostrano i dati relativi ad abusi edilizi e violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, che sono in netto calo”.

Controlli interforze anche a Prato. Coordinato dalla polizia, stamani il gruppo ha ispezionato due ditte di confezioni a San Paolo. Complessivamente sono stati identificati 12 cinesi, di cui 8 clandestini. All'interno erano presenti 13 angusti piccoli dormitorio, costruiti su soppalchi in pessime condizioni igienico sanitarie. E' scattato quindi il sequestro penale preventivo dell’intero grande immobile. Sigilli amministrativi per 24 macchinari professionali. Il titolare, 42 anni, cinese, è stato denunciato per il reato di favoreggiamento alla permanenza di clandestini nello Stato Italiano e, insieme alla titolare della seconda ditta controllata, assente al controllo e al momento in fase di individuazione, per reati in materia di abusivismo edilizio.

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