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Al ritmo di un paio di controlli a settimana, prosegue incessante la battaglia delle forze dell’ordine per il contrasto dell’immigrazione clandestina e dello sfruttamento nelle aziende gestite da cinesi. E siccome ogni volta che viene effettuato un controllo, la situazione che emerge è costantemente all’insegna dell’imperante irregolarità, viene da pensare cosa si potrebbe fare se più uomini potessero essere destinati a questo scopo.Comunque, l’ultimo blitz in ordine di tempo ha riguardato tre confezioni ospitate nei capannoni di via Dosso dei Faiti 32, visitate nella mattina di giovedì da una task force composta da carabinieri, polizia municipale, vigili del fuoco e Asl. Al termine dei controlli sono stati rintracciati ben 20 clandestini, cinque dei quali già colpiti da provvedimento di espulsione e quindi subito arrestati. In manette sono finiti anche tre titolari delle ditte mentre un quarto se l’è cavata con una denuncia a piede libero, per tutti il reato contestato è aver favorito la permanenza di immigrati clandestini sul territorio nazionale al fine di trarne un ingiusto profitto. Tutti sono stati anche denunciati per le numerosi violazioni urbanistiche commesse all’interno degli immobili, dove erano stati ricavati i consueti cubicoli dormitorio.
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