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Nove clandestini cinesi sono stati trovati all’interno di un capannone di via Bologna dove, in stato di totale promiscuità, operavano ben otto ditte di confezioni. Accanto ai macchinari, poi, c’erano le “abitazioni” degli operai: una serie di cubicoli-dormitorio ricavati con pannellatura in legno, cicina e bagni destinati a servire qualche decina di persone, con le condizioni igienico-sanitarie che è facile immaginare. Il controllo è stato condotto da una squadra interforze composta da agenti dell”ufficio immigrazione della Questura e della polizia municipale, coadiuvati da vigili del fuoco e operatori di Inps e Asl. Complessivamente erano 37 gli operai cinesi che si trovavano all’interno del capannone. Di questi, come detto, nove non erano in regola. Il capannone è stato sequestrato e stessa sorte hanno subito i 126 macchinari lì presenti.
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