Sono numeri impressionanti quelli che si ricavano dal bilancio di un anno di controlli, effettuati dalla guardia di finanza di Prato, nelle attività di ristorazione e di bar a gestione cinese nei Macrolotti industriali. Il 94% delle attività ispezionate è infatti risultata irregolare per quanto riguarda la mancata emissione del documento fiscale, la totale assenza di misuratori fiscali, la contabilizzazione di scontrini “a importo zero”, come se il prodotto venduto e pagato fosse stato dato in omaggio. Il 100%, invece, è risultata non in regola con il pagamento del canone tv speciale dovuto dagli esercizi pubblici, in locali aperti al pubblico.
Le Fiamme Gialle, viene spiegato, hanno agito in maniera mirata e selettiva, valorizzando anche le segnalazioni arrivate al “117”, oltre alle banche dati in uso al Corpo e il patrimonio informativo derivante dagli obblighi di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi.
Complessivamente sono state controllate 630 attività – comprese quelle che fanno servizio di catering per i pronto moda della zona – con la constatazione di irregolarità in 583 casi. I controlli di natura economico-finanziaria svolti nello specifico settore, spiegano ancora dal comando provinciale della Finanza, hanno lo scopo di tutelare da forme di concorrenza sleale tutti quegli esercenti che, invece, rilasciano puntualmente lo scontrino e la ricevuta fiscale ai propri clienti.
Riguardo al canone Rai, invece, su 61 controlli svolti è risultato che il 100% degli esercenti non era in regola e si trova ora a rispondere del mancato pagamento del canone, peraltro maggiorato degli interessi al tasso legale nonché di sanzioni amministrative.
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