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Nei giorni scorsi l’Inps, in collaborazione con il Comando dei Carabinieri di Prato, ha effettuato un’azione ispettiva sul territorio pratese, rivolta ad aziende operanti nel settore della ristorazione cinese. Sono state ispezionate 42 aziende. In 26 di esse sono state riscontrate irregolarità, tra l’altro sono stati accertati 51 lavoratori in nero, 6 coadiutori familiari non iscritti all’assicurazione obbligatoria e 6 aziende sono risultate sconosciute all’Inps. All’operazione, nella quale sono stati impegnati 22 Ispettori dell’Inps, hanno partecipato anche interpreti in lingua cinese che sono stati coinvolti per ovviare alle difficoltà linguistiche e di comunicazione.L’attività ispettiva è stata effettuata anche in attuazione della direttiva comunitaria che sancisce che gli stati membri sono tenuti a garantire che ogni anno almeno il 10% delle imprese stabilite sul loro territorio siano oggetto di ispezione ai fini del controllo dell’impiego di cittadini di paesi terzi in posizione irregolare. La direttiva pone particolare attenzione nei confronti delle realtà economiche gestite da minoranze etniche o organizzate con l’impiego di lavoratori appartenenti a tali minoranze, che spesso operano al di fuori di qualunque regolamentazione di carattere lavoristico, previdenziale e fiscale e che non di rado realizzano vere e proprie forme di sfruttamento della manodopera utilizzata.