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Container pieni di rifiuti spediti all’estero, sorte segnata per il maxiprocesso nato dalle indagini della Dda di Firenze


Dei quasi cento indagati iniziali la metà è già uscita dal processo o per proscioglimento nel merito o per prescrizione o per essere irreperibile. Per i restanti l'udienza preliminare si concluderà a novembre quando ormai tutti i reati saranno vicini ad essere prescritti


Claudio Vannacci


Sarà decisa i prossimi 3 ottobre e 21 novembre la sorte degli indagati “superstiti” della maxi inchiesta che vedeva coinvolte decine di aziende pratesi, accusate di aver inviato, soprattutto dal porto di Livorno, container pieni di rifiuti sia tessili sia plastici all’estero in violazione delle normative nazionali. La posizione di una buona metà dei 98 imprenditori (in gran parte italiani ma anche cinesi) indagati nel 2017 è stata infatti stralciata oggi, 31 maggio, nel corso di una nuova tappa dell’udienza preliminare iniziata ben tre anni fa e non ancora conclusa. Parte di loro è stata infatti prosciolta nel merito, perché le difese sono riuscite a dimostrare la liceità del comportamento, altri si sono visti prescrivere i reati di cui erano accusati, altri ancora sono di fatto irreperibili e non è stato possibile notificare loro gli atti. In ogni caso, anche la sorte degli indagati rimasti sembra essere orientata verso la prescrizione. Destino che, negli ultimi tempi, segna un po’ tutti i maxiprocessi che vedono coinvolti decine di indagati.
Le indagini erano state seguite dalla direzione distrettuale antimafia di Firenze, che aveva contestato a 98 imprenditori di non aver rispettato le regole dell’Italia, dell’Unione europea e dei paesi esteri in materia di spedizioni di rifiuti non pericolosi, realizzando in questo modo un cospicuo guadagno. Addirittura ad ogni singola azienda era stata contestata anche l’associazione a delinquere, visto le condotte reiterate nel tempo. Ma proprio il tempo ha finito per segnare l’inchiesta, destinata ad arrivare alla fase del processo – se qualcuno degli indagati verrà rinviato a giudizio – con l’inesorabile tic-tac della prescrizione ormai incombente. Tra gli avvocati pratesi coinvolti nelle difese degli indagati ci sono Federico Febbo, Costanza Malerba, Antonino Denaro e Alberto Rocca.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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