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Colpo alle Poste di via Primo Maggio, arrestati i due banditi: erano venuti dalla Calabria per fare la rapina


Arrestati dalla Squadra mobile due pregiudicati di 45 e 32 anni. Ricostruita nel dettaglio l'organizzazione della rapina che fruttò circa ottomila euro. I due sono accusati anche di lesioni a pubblico ufficiale: un carabiniere libero dal servizio intervenne per fermarli e fu picchiato


Redazione


A volto coperto fecero irruzione nell’ufficio postale, minacciarono il cassiere con un taglierino, si fecero consegnare i soldi e per guadagnarsi la fuga picchiarono il carabiniere che, libero dal servizio, intervenne per fermarli. Ieri, a sette mesi dal colpo messo a segno alle poste di via Primo Maggio, i due presunti autori sono stati arrestati. La Squadra mobile, diretta da Alessandro Gallo, è arrivata fino a Cosenza dove i due vivono. In manette, con l’accusa di rapina, furto e lesioni a pubblico ufficiale, sono finiti due uomini di 45 e 32 anni, entrambi pregiudicati con all’attivo una lunga sfilza di precedenti e il primo sottoposto al regime della sorveglianza speciale.
La complessa indagine ha consentito di raccogliere numerosi elementi a carico dei due calabresi, considerati criminali di buon livello e trasfertisti della rapina. A loro la polizia è arrivata grazie al ‘pedinamento elettronico’: la ricostruzione delle immagini riprese dalle telecamere dell’ufficio e dal quelle sparse lungo il tragitto fatto per arrivare in via Primo Maggio e poi per andarsene, i tabulati telefonici, i tracciamenti del percorso autostradale e le testimonianze di quanti erano presenti alla rapina, hanno consentito di ottenere il mandato di arresto.
Un colpo organizzato in poche ore, secondo quanto ricostruito dalla Squadra mobile. I riscontri hanno consentito di accertare che i due (non è escluso il coinvolgimento di altre persone), sono arrivati a Prato la mattina della rapina con un’auto noleggiata in Calabria a nome di una società. L’auto è stata parcheggiata nei pressi della Stazione centrale dove i due hanno rubato la macchina usata per raggiungere via Primo Maggio. Qui la rapina, non è andata esattamente come forse avevano immaginato: bottino appena 8mila euro, la direttrice che riesce a chiudersi nella stanza del deposito del contante impedendo una sottrazione di soldi assai più consistente, e l’intervento di un carabiniere che in quel momento stava prelevando al bancomat. Il militare, in forza al Radiomobile di Prato, viene picchiato e ferito ma riesce a dare l’allarme e a far arrivare in pochi minuti la polizia. Pochi minuti sufficienti ai banditi per allontanarsi, tornare in piazza della Stazione, recuperare la macchina ‘pulita’ e prendere la strada del ritorno in Calabria. Tra gli elementi che hanno dato una svolta alle indagini, il gps installato sull’auto rubata al quale sono stati sovrapposti i tabulati telefonici e le celle agganciate dalle utenze in uso ai due uomini.
Le perquisizioni domiciliari hanno fatto emergere ulteriori particolari come, ad esempio, i giubbotti che i due indossavano il giorno della rapina.
Gli investigatori ritengono che i trasfertisti non si siano appoggiati ad un basista né che abbiano studiato il colpo nelle settimane o nei giorni precedenti, ma che abbiano improvvisato con una organizzazione lampo fatta poco prima di entrare in azione. Altre indagini sono in corso.

nadia tarantino
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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