Entra nel locale, si avvicina al socio, o abbraccia e gli spara un colpo di pistola alla testa, poi, con l'arma in pugno, fa un giro della stanza tra gente impietrita e gente che, in preda al panico, si lancia dalla finestra, e alla fine, all'improvviso, fa fuoco contro se stesso. Non è la scena di un film ma è l'omicidio-suicidio avvenuto nella tarda serata di ieri in una sala biliardo al primo piano di un capannone in via Fonda di Mezzana. Le telecamere di sicurezza installate nella sala da gioco hanno ripreso tutto. Le vittime sono due cinesi di 55 e 56 anni, soci in affari e a capo dell'associazione Yang Guang che ha sede nello stesso immobile.
La polizia è arrivata sul posto intorno alle 23.30. La segnalazione ricevuta qualche minuto prima parlava di spari e di due morti. E questo effettivamente hanno trovato gli agenti della Squadra mobile guidati da Andrea Belelli, il sostituto di turno, Carolina Dini, il medico legale, Brunero Begliomini che ha compiuto un primo esame esterno sui cadaveri in attesa dell'autopsia. E mentre la dinamica dei fatti è chiara, non lo è affatto il movente. L'uomo che è stato freddato a bruciapelo sarebbe un personaggio di spicco della comunità cinese, l'omicida-suicida risulterebbe residente in Sicilia ma con interessi a Prato. Incensurato il primo, con un precedentedi polizia il secondo.
I tre connazionali che si sono lasciati cadere nel vuoto per paura di finire nel mirino dell'aggressore – tutti e tre sono stati portati al pronto soccorso con ferite alle gambe e alle braccia – sono stati ascoltati dagli investigatori che dalla notte scorsa stanno mettendo in fila tutto quello che può servire a ricostruire la vita delle due vittime, gli ultimi contatti, eventuali liti passate o vicende che possano spiegare il motivo dell'omicidio-suicidio. Non ci sono piste privilegiate seppure quella economica, e non solo per il contesto nel quale l'omicidio-suicidio si è consumato, sembra la più sostenibile. L'omicida, secondo quanto accertato, da tempo aveva grosse difficoltà economiche dopo un trascorso di facoltoso imprenditore. Tra i due soci potrebbe essere scaturita una incomprensione legata al denaro o ad un prestito non concesso o non onorato e divenuto motivo di litigio. Al momento tutte le ipotesi restano in piedi.
Gli inquirenti hanno acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza installate fuori dal capannone. Dall'analisi dei video potrebbero emergere ulteriori particolari utili a ricostruire con esattezza quello che è accaduto prima e dopo gli spari e verificare la presenza di eventuali accompagnatori o l'eventuale fuga di persone prima dell'arrivo della polizia.
nadia tarantino
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