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L’estate di sangue della comunità orientale non si ferma. Nel pomeriggio un cinese di 35 anni è stato trovato cadavere nella cucina della sua abitazione, nella zona industriale di Seano. L’uomo aveva la gola squarciata, probabilmente da un colpo di mannaia. Il grosso coltello è stato trovato vicino al corpo. E’ stato un nipote dell’uomo a trovare il corpo, riverso in un lago di sangue. Sul posto sono subito arrivati i soccorsi, ma al medico e ai sanitari dell’ambulanza non è rimasto altro da fare che constatare la morte dell’uomo. I carabinieri non escludono nessuna ipotesi, nemmeno che possa trattarsi di un suicidio. Sono ancora tantissimi i punti da chiarire. Ad esempio, nonostante la palazzina dove è avvenuto il delitto sia abitata da numerose famiglie cinesi, nessuno avrebbe sentito niente. Nemmeno il nipote che poi ha trovato il cadavere dello zio. L’omicidio di oggi è solo l’ultimo tassello di una lunga catena di fatti di sangue avvenuti nella comunità cinese di Prato. Poco più di un mese fa un giovane di 17 anni era stato ucciso a coltellate alla festa dell’unità, mentre la scorsa settimana un 22enne ha rischiato di morire dopo essere stato colpito al ventre, anche in quel caso con una mannaia.
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