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Resta ancora avvolta dal mistero la tragica morte del cinese di 35 anni trovato privo di vita nella cucina del suo appartamento, con la gola orribilmente squarciata da un colpo di mannaia. L’autopsia svolta sul cadavere dell’uomo non ha infatti sciolto i quesiti su cosa può essere accaduto domenica scorsa in qualla casa nella zona industriale di Seano e restano in piedi sia l’ipotesi dell’omicidio sia quella del suicidio. Gli inquirenti conrinuano a dare maggior credito all’ipotesi del gesto autolesionistico, spiegabile con lo stato di depressione della vittima e con il fatto che, apparentemente, non c’erano tracce di altre persone sulla scena del crimine. L’esame autoptico però ha rivelato sì la presenza di un taglio superficiale accanto a quello mortale, come se l’uomo avesse prima appoggiato la lama e avesse avuto un attimo di ripensamento per poi portare a termine il macabro proposito, ma lo stesso esame ha anche evidenziato che il colpo è stato inferto con molta forza, circostanza che stride con la possibilità che sia stato la stessa vittima a sferrarlo. Adesso gli inquirenti attendono le analisi sulla mannaia: se le uniche impronte rilevate saranno della vittima, allora il caso potrà essere archiviato come suicidio. In caso contrario ci sarà da dare la caccia ad un assassino.
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