“Sono più di cinque mesi che non posso andare a trovare né mia mamma, né mio fratello. E’ veramente tanto tempo, soprattutto per una persona come me che veniva tutte le settimane al cimitero. Quella a cui siamo costretti è una situazione a dir poco insopportabile. E la cosa che fa più male è l’idea del divieto assoluto di potere andare a trovare i propri cari: un concetto psicologicamente inaccettabile. Ci domandiamo: com’è possibile che non ci sia una data di riapertura delle gallerie? Quanto ancora deve durare questo strazio?”. A parlare è Manuela Patrizia che ha effettuato un sopralluogo al cimitero di Chiesanuova assieme ai rappresentanti locali del Partito Socialista Italiano per rilanciare all’attenzione dell’opinione pubblica il problema della chiusura di alcune gallerie del seminterrato del camposanto. Aree interdette al pubblico dal giorno dell’alluvione del 2 novembre, impedendo così ai familiari dei defunti di potere andare a trovare i loro cari.
A volere il sopralluogo per verificare anche i problemi di avanzamento dei lavori è stato Andrea Risaliti, imprenditore pratese nel ramo dell’igiene e delle disinfestazioni, storico esponente del Psi e candidato al consiglio comunale alle prossime amministrative di giugno nella lista Prato Merita, a supporto della candidatura a sindaco di Mario Daneri. “Già in passato c’era un problema complessivo di decoro e manutenzione del cimitero – commenta Risaliti -. Solo per fare un esempio la pavimentazione era rotta in alcuni punti e sconnessa in altri, rappresentando un pericolo per le persone con minore mobilità. Adesso si è toccato il fondo con la chiusura a tempo indeterminato delle gallerie seminterrate. Com’è possibile che non ci sia una data indicativa per il ripristino? Come può un Comune non dare certezze ai propri cittadini su un tema così delicato?”.
Risaliti poi solleva anche un altro tema. “Ci sono famiglie che hanno chiesto di potere spostare i loro cari dalle gallerie seminterrate ai forni in superficie – aggiunge -. Ma viene detto di no perché da mesi i loculi sono in attesa di sanificazione. Non solo. Poi c’è anche il problema della mancanza di posti in tutta la città: chi è di Chiesanuova deve portare il proprio caro a Paperino, chi è di Coiano a San Giorgio a Colonica. Un’assurdità”. Il Psi chiede quindi “un cronoprogramma ufficiale per la riapertura delle gallerie”. “Qui si deve assicurare la dignità dei defunti e gestire la parte morale dei loro familiari – conclude Risaliti -. E poi in prospettiva si deve riuscire a stare al passo con i tempi. Perché sempre più persone, anche a Prato, scelgono la cremazione e quindi è impensabile che in tutta la provincia non ci sia un tempio crematorio. Se ne parla da anni, il consiglio comunale si è più volte espresso in maniera positiva, ma poi come spesso succede non si decide mai sulla questioni cruciali per la città”.