Casa squillo cinese scoperta in via Clementi: i carabinieri sorprendono nove persone tra prostitute e clienti

Cercavano un uomo armato di pistola, hanno scoperto una casa d’appuntamenti cinese. E’ accaduto domenica sera in via Clementi e la brillante operazione si deve all’intuito di un carabiniere del Nucleo Radiomobile. Il militare, intervenuto con una pattuglia dopo la segnalazione, poi rivelatasi infondata, di una persona armata che si aggirava in zona, è stato attirato da una telecamera che era puntata verso una porta che in quel momento era semiaperta. Il carabiniere si è avvicinato per controllare e subito è comparso un cittadino cinese che ha provato a chiuderla. Il tentativo, però, è stato vanificato dallo stesso militare che ha poi chiamato i colleghi e ha fatto irruzione nell’appartamento, trovandosi nel bel mezzo di un bordello. All’interno c’erano in totale di nove persone,  in gran parte donne dai 21 ai 44 anni, alcune della quali stavano avendo rapporti sessuali con clienti, mentre le altre erano in attesa su dei divanetti. I militari hanno individuato la maitress, una donna di 46 anni, domiciliata a Prato, che è stata poi denunciata per sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, visto che alcune delle ragazze non erano in regola con il permesso di soggiorno. Alla donna è stata anche sequestrata un’agenda dove i carabinieri hanno trovato il “tariffario” della casa, dettagliato con prezzi differenziati a seconda della prestazione, dell’uso o meno del preservativo e della durata. L’immobile è stato sottoposto a sequestro preventivo.