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Cameriera sfregiata, nuova accusa contro l’ex. A dicembre il processo: imputati verso il rito abbreviato


Dopo la denuncia presentata da Martina Mucci, all'elenco dei capi di imputazione contestati al buttafuori fiorentino Emiliano Laurini si è aggiunto quello di maltrattamenti. Per la brutale aggressione della donna sono tre le persone in carcere: l'ex fidanzato ritenuto il mandante, uno dei presunti picchiatori e un giovane che avrebbe contatto gli aggressori


Redazione


Si allunga l'elenco dei capi di imputazione contestati a Emiliano Laurini, il buttafuori fiorentino di 41 anni ritenuto il mandante del pestaggio dell'ex fidanzata, Martina Mucci, cameriera di Prato di 29 anni, brutalmente picchiata la notte del 21 febbraio scorso: alle accuse di lesioni aggravate, sfregio permanente al volto e rapina aggravata, si aggiunge quella di maltrattamenti. Un'imputazione in più per il buttafuori, frutto della denuncia presentata dalla vittima (avvocati Malerba e Febbo) che agli investigatori ha descritto il comportamento aggressivo, prepotente e di prevaricazione tenuto dall'ex durante la loro relazione.
Laurini (avvocato Bellezza) è in carcere da sei mesi e con lui sono dietro le sbarre altri due fiorentini: Kevin Mingoia, 19 anni (avvocati Bertei e Mattei), presunto esecutore materiale del pestaggio, e Matteo Schininà, 21 anni (avvocato Savarese), ritenuto un intermediario, la persona cioè che avrebbe ascoltato il proposito del buttafuori e si sarebbe adoperato per trovare i picchiatori che, nella ricostruzione investigativa, sarebbero stati Mingoia, appunto, e un minorenne per il quale il tribunale dei Minori ha disposto la permanenza in una comunità. Tutti e tre, dopo la notifica del decreto di giudizio immediato che ha fissato il 15 dicembre la prima udienza, hanno fatto sapere di voler accedere a riti alternativi: abbreviato Laurini e Schininà, patteggiamento Mingoia con una prima proposta avanzata dai suoi difensori che però non è stata recepita dalla procura che l'avrebbe considerata troppo bassa rispetto alla gravità dei fatti.
Martina Mucci stava rincasando dal lavoro, in piena notte, ed era ad un passo dalla porta di casa dopo essere entrata nell'androne del palazzo in cui abita, quando fu sorpresa alle spalle da due persone che, rasoi in pugno, si accanirono sui capelli e poi, a forza di colpi, le devastarono il volto con particolare rabbia su bocca e naso. Capelli, bocca e naso: le parti più care alla vittima, distrutte dalla furia dei picchiatori che, sempre stando alle indagini, avrebbero fatto il lavoro per 400 euro.
A salvare Martina Mucci fu un vicino di casa che accese la luce delle scale dopo essere stato svegliato dalle grida di aiuto e disperazione.
Nell'inchiesta sul pestaggio compaiono, con ipotesi di accusa diverse e cioè di aver avuto sì un ruolo nella vicenda ma non di primo piano, altre due persone tra le quali la donna fidanzata con Laurini quando fu aggredita e picchiata la cameriera pratese; sulle due posizioni la procura di Prato prenderà decisioni a breve.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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