Chiesta la condanna a 8 anni e 6 mesi di reclusione per Emiliano Laurini, il 41enne accusato di aver ordinato la spedizione punitiva contro l’ex fidanzata Martina Mucci, aggredita, picchiata e sfregiata la notte del 21 febbraio dello scorso anno mentre rincasava dal lavoro. Oggi, 22 aprile, il pubblico ministero Valentina Cosci ha chiuso la requisitoria al processo con rito abbreviato, chiedendo la condanna di tutti e tre gli imputati: oltre a Laurini, sono stati chiesti 8 anni per Kevin Mingoia, presunto autore del pestaggio insieme a un minorenne che sarà processato a parte, e 4 anni per Mattia Schininà, ritenuto l’anello di congiunzione tra Laurini e i picchiatori. Spazio, sempre oggi, anche alla parte civile con la richiesta di un risarcimento di 100mila euro per Martina Mucci (assistita dall’avvocato Costanza Malerba) e 50mila per ciascuno dei due genitori della giovane (assistiti dall’avvocato Federico Febbo). L’udienza è stata poi aggiornata al 20 maggio per le arringhe delle difese mentre il 3 giugno ci sarà la sentenza.
Secondo l’accusa Laurini avrebbe incaricato, tramite Schininà, i due picchiatori di dare una lezione alla sua ex. I due, quindi, aspettarono nel buio Martina Mucci mentre rincasava nella sua abitazione alla Pietà dopo un turno di lavoro al pub Hop ‘n Drop, e la sorpresero alle spalle picchiandola selvaggiamente. Impugnavano rasoi e con quelli si accanirono sui capelli mentre il volto fu fatto bersaglio di colpi ripetuti soprattutto al naso e alla bocca. Un pestaggio in cambio, pare, di 400 euro ciascuno.
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