E' ancora presto per la stima dei danni ma è certo che la tempesta di vento che per tutta la notte e tutta la mattina si è abbattuta sulla città ha lasciato grosse ferite. Tante e tanto profonde che le istituzioni chiederanno lo stato di calamità naturale. Le scuole a Prato e Poggio a Caiano sono rimaste chiuse oggi e lo saranno fino a sabato compreso. Domani chiuse le scuole anche a Montemurlo.
Le raffiche di vento in alcuni momenti hanno sfiorato i 150 chilometri orari e non hanno dato tregua per quasi dieci ore abbattendo alberi, scoperchiando edifici, demolendo muri. L'ultima volta era successo nel 2004 ma le scene di devastazione di oggi sono assai peggiori. Una città in ginocchio che ha dovuto fare i conti con crolli, strade chiuse, viabilità paralizzata e con la ferita che più delle altre fa male: una porzione delle mura del conservatorio di San Niccolò, accanto a Porta Leone, sbriciolate. Un pezzo di storia portata via dal vento. Impossibile mettere in fila tutti i danni: traffico ferroviario in tilt, problemi al casello autostradale di Prato ovest, congestionato il tratto di autostrada tra Prato est e Firenze nord per la chiusura di un pezzo di Declassata a causa degli alberi pericolanti, intere zone rimaste senza acqua e senza elettricità. Chiuse tutte le scuole, dagli asili nido agli istituti superiori. La piscina di via Roma praticamente non esiste più: il pallone che la ricopre è stato tagliato dal vento. La struttura è inutilizzabile.
La sala della protezione civile ha acceso le luci alle 4.30 e da quel momento la macchina dei soccorsi non si è mai fermata. Mentre il vento continuava a schiaffeggiare la città. Le prime decisioni: scuole di ogni ordine e grado chiuse, così come impianti sportivi, cimiteri, distretti sanitari, parchi e l'invito ai cittadini a rimanere possibilmente in casa. Più di 500 telefonate alla protezione civile, 300 alla polizia municipale, alcune centinaia ai vigili del fuoco, cento interventi in meno di sei ore e una lista d'attesa di altri 400 che vigili del fuoco e protezione civile hanno provato a smaltire gestendo al tempo stesso la contingenza.
IL CONTO DEI DANNI – La quantificazione dei danni sarà fatta nei prossimi giorni, ma solo per gli edifici scolastici di scuole materne e primarie si stimano oltre i 200mila euro. Da una prima ricognizione, da verificare puntualmente, è di circa 200mila euro anche la consistenza dei danni alle mura di San Niccolò. Il sindaco chiederà lo stato di calamità naturale. I cittadini sono invitati quindi a documentare, eventualmente anche con foto, i danni subiti a causa del maltempo, così da rendere poi più facile la richiesta di risarcimento. E' altrettanto fondamentale conservare le fatture e la documentazione relativa alle spese sostenute. Dopo che ci sarà il riconoscimento dello stato di calamità saranno pubblicati sul sito del Comune di Prato e disponibili presso l'Urp gli appositi moduli per presentare la segnalazione dei danni da parte dei privati.
Anche l’Unione Industriale Pratese ha invitato le imprese a segnalarle le situazioni di disagio, così da poter tracciare un quadro complessivo dei danni alle attività produttive e da valutare la possibilità di richiedere interventi per alleviare gli effetti della calamità che si è registrata e che è ancora in corso.
Prudenza a camminare per strada, squadre a lavoro per alberi e rami pericolanti, controllo tetti e strutture #Prato #Pratovento
— Matteo Biffoni (@MattBiff) 5 Marzo 2015
A Poggio a Caiano chiusa piazza XX Settembre per la caduta di un grosso albero. Situazione critica in molte zone della città e della provincia. Il prefetto ha convocato il tavolo provinciale della Protezione Civile che è riunito nella sede di via Lazzerini.
CENTINAIA DI INTERVENTI – La sala operativa della protezione civile ha ricevuto innumerevoli segnalazioni per caduta di tegole o caduta di sezioni del tetto di molti edifici residenziali, distacchi di facciate, antenne cadute o pericolanti. I vigili del fuoco, le squadre di volontari, polizia, carabinieri e polizia municipale stanno intervenendo continuamente, fin dalla notte, per l'eliminazione dei pericoli.
Danni si registrano anche a Montemurlo dove però le scuole non sono state chiuse a parte la scuola media. Anche a Vaiano scuole regolari. Problemi alla viabilità in varie strade cittadine. Chiuso l'accesso al casello di Prato Ovest per la caduta di materiali.
CROLLO DELLE MURA – Si è verificato un crollo parziale delle mura tra Porta Leone e l'ospedale vecchio. Sono caduti circa 30 metri del muro intorno agli orti del Conservatorio di San Niccolò.
Un pezzo di storia di #Prato che se ne va . #allertameteoTOS pic.twitter.com/RV5MPGch5Q
— Alice Gigliotti (@GigliottiAli) 5 Marzo 2015
CROLLO EX LUCCHESI – Via Cavour davanti a piazza dei Macelli è un tappeto di calcinacci. E' crollata una vasta parte della fabbrica ex Lucchesi.

Domani mattina, 6 marzo, interverranno i tecnici della soprintendenza per i crolli disastrosi che hanno interessato il tratto di mura storiche di Via della Misericordia e la Fabbrica ex Lucchesi in piazza Macelli. Il loro intervento è stato richiesto anche per piazza San Niccolò perché alcuni alberi sono appoggiati alle abitazioni del lato sinistro della piazza e anche questi edifici sono protetti dalla nostra soprintendenza per i beni architettonici, storici, artistici.
SANITA' DISTRETTI CHIUSI – L'Asl comunica per per tutta la giornata di oggi resterà chiuso il Centro Giovannini, il Centro oncologico di Porta Leone e i distretti sanitari in tutta la provincia. Le vaccinazioni sono garantite fino alle 15 in via Lavarone. (GUARDA IL CALENDARIO DI RIAPERTURA DEI DISTRETTI)
IMPIANTI SPORTIVI CHIUSI – L'allerta per il vento forte proseguirà almeno fino alle 18. Rinnovato l'invito a non uscire di casa se non è necessario. Sono chiusi tutti i cimiteri comunali di Prato. Disposta la chiusura di tutti gli impianti sportivi comunali per oggi e domani.
Rinviate la seduta odierna del Consiglio comunale e le Commissioni consiliari programmate in considerazione dell'emergenza meteo che il Comune di Prato e la Protezione civile stanno affrontando in queste ore e delle difficoltà per trasporti e vie di comunicazione.
Nel comune di Vernio si segnalano, a macchia di leopardo, anche problemi sulle linee telefoniche e danni ai tetti di alcune scuole (la media Pertini e l'elementare di Mercatale e San Quirico), mentre a Seano, nel comune di Carmignano, la farmacia comunale è stata temporaneamente chiusa per via di alcune tegole in bilico sul tetto.
LA SITUAZIONE DELLE SCUOLE – Danni al polo scolastico di via Reggiana. La Provincia sta valutando l'entità. In particolare è stata seriamente lesionata la copertura del Dagomari. All'istituto alberghiero Datini invece alcuni alberi sono caduti all'interno del giardino. Situazione che si è ripetuta in altre scuole. Le scuole superiori dovrebbero riaprire lunedì dopo le verifiche dei danni, eccetto il Dagomari per il quale non è possibile ipotizzare data. “Il danno più preoccupante è sicuramente quello del Dagomari – dice il vicepresidente della Provincia Emiliano Citarella – il tetto divelto necessiterà di un intervento corposo. La Provincia deve poter agire subito. Stiamo parlando di mille studenti”.
Citarella ha constatato di persona i danni alla copertura del Dagomari e alla palestra del Datini, anche qui è crollata una parte del soffitto. Ma soprattutto la Polizia provinciale è dovuta intervenire subito per isolare la zona e impedire a studenti e curiosi di avvicinarsi all'edificio e mettere a rischio la propria sicurezza. Nel polo di via Reggiana non si segnalano danni rilevanti al Gramsci-Keynes, mentre al polo di San Paolo nell'edificio del Marconi ci sono alcuni elementi degli impianti di condizionamento strappati dal vento e pericolanti. Al Copernico la situazione sembra tranquilla, qualche danno all'edificio che ospita, a piano terra, gli uffici provinciali del Provveditorato. Anche al Buzzi si segnala qualche difficoltà per un albero caduto contro la recinzione. Solo una porta divelta invece al Livi, mentre all'istituto d'arte sono in corso le verifiche. Nel Comune di Vernio si segnalano danneggiamenti ai tetti di alcune scuole, la media Sandro Pertini, la scuola elementare di Mercatale e quella di San Quirico.
In seguito ai sopralluoghi effettuati dagli uffici tecnici dell'Edilizia Pubblica del Comune, che oggi pomeriggio hanno completato il programma di verifiche su 62 scuole e 20 edifici pubblici tra istituzionali, monumentali e sportivi, lunedì le scuole che hanno subito danni a causa del forte vento potranno riaprire regolarmente (l'ordinanza comunale di chiusura è fino a sabato compreso), tranne la primaria di Casale a causa dell'albero caduto sulla scuola che ha provocato danni al tetto, alle gronde e alla facciata. Le opere di riparazione e messa in sicurezza dovrebbero comunque essere completate nell'arco di lunedì. Inceretezza invece per le elementari Sant'Ippolito e Il Campino, su cui la riserva sarà sciolta dai tecnici entro domani pomeriggio. A parte queste tre scuole che hanno subito danni strutturali, per gli altri plessi scolastici più che altro si tratta di interventi che riguardano i giardini a causa di rami spezzati e percolanti.
In piazza Mercatale crollati alcuni storici alberi dei giardini del Tondo.
VIABILITA' NEL CAOS – Chiusa fino al primo pomeriggio la declassata da Prato Est in direzione Pistoia fino al sottopasso della questura per caduta rami e alberi. Sono segnalati danni, anche importanti, ad alcune linee elettriche. Ci sono abitazioni prive di corrente sia a Prato sia nei Comuni limitrofi. Interrotta la ferrovia tra Prato e e Pistoia, che è stata riaperta solo dopo le 15. La Cap autolinee segnala rallentamenti su tutti i servizi a causa dei blocchi del traffico. Interruzione del servizio bus verso il nuovo Ospedale per alberi pericolanti su via Alfani. La linea è stata ripristinata poco prima delle 16 ma con forti ritardi.
CASCINE E GALCETI KO – Parchi pubblici. Sono state chiuse le Cascine di Tavola, mentre danni ingenti si sono registrati al Centro di scienze naturali devastato dalle forti raffiche di vento: gabbie e recinzioni divelte e fuga di alcuni animali verso il bosco, comunque sempre nell'ambito del parco, tra cui tre asini, i daini e i volatili. Pertanto il presidente Marco Morelli ha deciso di chiudere il Centro per almeno 4 giorni per la rimozione degli alberi caduti e pericolanti e per la valutazione dei danni..
Si invitano i cittadini a non frequentare parchi pubblici e piste ciclabili a causa di alberi e rami pericolanti che anche nelle prossime ore potrebbero cedere. Asm servizi sta facendo verifiche che continuerà anche nei prossimi giorni, ma dato che l'emergenza ha riguardato l'intero territorio saranno necessari alcuni giorni per monitorare tutto il verde pubblico. Oltre alle emergenze nelle prossime ore sarà fatte da Asm una pulizia straordinaria delle strade per eliminare rami, detriti e sgomberare le strade.
In via di Gello un albero secolare si è abbattuto su un furgone e su una cabina Enel di fronte all'ex Fedora.
Publiacqua segnala un problema di approvvigionamento elettrico all’impianto di Falda 1. Per questo motivo nelle prossime ore si potranno verificare abbassamenti di pressione nella zona alta ed ovest della città di Prato e sporadiche e temporanee mancanze d’acqua potranno interessare le abitazioni poste ai piani più alti e prive di autoclave.
Abbassamenti di pressione e temporanee mancanze d’acqua potranno verificarsi nel corso della giornata anche in Val di Bisenzio dove molti impianti locali, soprattutto se localizzati in zone boschive, sono stati interessati dagli eventi meteo delle scorse ore o potranno esserlo nelle prossime. Il personale Publiacqua sta monitorando la situazione costantemente.
Numerosi gli interventi effettuati da Epp nelle case popolari (ECCO IL QUADRO COMPLETO)
CHIESE DANNEGGIATE – Il più grave è avvenuto alla parrocchia di San Giovanni Bosco in via Liliana Rossi. Intorno alle 10,30 la cupola in plexiglass e metallo posta sopra il tetto si è completamente frantumata. I pezzi sono caduti all’interno della chiesa e nel cortile parrocchiale senza però causare danni a cose o persone. È venuto giù una parte del rosone posto sopra l’ingresso principale della chiesa di San Domenico. Pezzi di vetro sono caduti all’interno dell’edificio sopra l’antico organo. Anche in questo caso nessun danno alle persone.
Altri episodi si segnalano a Mezzana: il grosso cedro che si trova nel giardino interno della parrocchia è stato sbarbato dal vento ed è caduto in parte sul tetto della canonica rovinandolo e sulla stanza dell’autoclave che è andata completamente distrutta. A San Paolo il vento ha danneggiato i motori dell’impianto di condizionamento che sono sul tetto della chiesa. Qualche danno a Chiesanuova con la botola della cella campanaria che è volata via. A Villa del Palco si segnalano danni strutturali al tetto ancora da quantificare.
ANCORA VENTO FORTE – Le previsioni per le prossime ore parlano di un rinforzo del vento dopo la tregua del pomeriggio. Fortunatamente non è prevista pioggia, una situazione che avrebbe raddoppiato e forse triplicato i danni: caditoie e tombini sono piene di foglie e detriti spinti dal vento e non sono in grado di ricevere che qualche bicchiere d'acqua.
L'APPELLO DEL PREFETTO E DEL SINDACO – Viene rinnovato dal prefetto e dal sindaco l'invito a tutta la cittadinanza di limitare ai casi di effettiva necessità gli spostamenti con qualsiasi mezzo di trasporto. E' importante lasciare libere le strade per gli operatori che continueranno gli interventi ed è importante soprattutto non correre rischi dato che la sede stradale in tutta la città è ancora ingombrata da materiale di ogni tipo, anche ingombri piccoli come mattoni, tegoli o cocci rappresentano un pericolo che sarà ancora più marcato con il buio.
PREOCCUPAZIONE PER L'ETERNIT – Dopo il forte vento che questa mattina ha scoperchiato numerosi capannoni della zona industriale con il tetto in cemento amianto (eternit), il Comune di Montemurlo ritiene opportuno diffondere un'adeguata informazione ai cittadini che, giustamente, hanno espresso la loro preoccupazione. Al riguardo il Dipartimento prevenzione della Asl 4 e l'Arpat di Prato hanno stilato un vademecum che fornisce indicazioni ben precise (LEGGI QUI). Analoga iniziativa è stata adottata dal Comune di Prato.
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