Con l’arrivo della bella stagione gli orti cinesi presenti nella zona sud di Prato tornano nel mirino delle forze dell’ordine. Un gruppo coordinato dai carabinieri del Nipaaf ha sottoposto a controllo un’azienda agricola gestita da cinesi che coltiva ortaggi in serre e campi in località Castelnuovo. Il blitz è stato eseguito con l’ausilio di un mediatore culturale di lingua cinese, congiuntamente ai tecnici della prevenzione dell’Asl Toscana centro, dell’Ispettorato del lavoro e del nucleo carabinieri Ispettorato del lavoro di Prato. Le verifiche hanno riguardato l’amministrazione complessiva dell’azienda: dalla gestione dei rifiuti a quella dei fitofarmaci, dall’eventuale presenza di lavoratori irregolari al rispetto della normativa in materia di prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e del regolare attingimento delle acque.
Sono state sequestrate 10 confezioni di sementi illegali in quanto introdotte sul territorio italiano prive delle necessarie certificazioni. Per questo è stata elevata una sanzione amministrativa di 6.000 euro per ever introdotto sul territorio nazionale prodotti vegetali soggetti a controllo sanitario in assenza della prescritta documentazione

I tecnici della prevenzione dell’Asl hanno impartito tre prescrizioni con segnalazione all’autorità giudiziaria del titolare per mancato rispetto delle normative in materia di sicurezza da parte del trattore aziendale, per la mancata formazione del conducente del trattore e per la posa in opera di impianto elettrico non protetto.
Sul fronte della regolarità dei lavoratori trovati sul posto sono state contestate sanzioni amministrative per infedeli registrazioni su libro unico del lavoro e per mancato tracciamento dei pagamenti delle retribuzioni per complessivi 2.125 euro.
Infine, la situazione è stata segnalata al competente Genio Civile affinché proceda a verificare la regolarità degli attingimenti idrici.
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