Blitz della squadra interforze in due confezioni gestite da imprenditori cinesi. Coordinati dalla questura, gli enti che formano l'interforze (guardia di finanza, polizia municipale, Ispettorato del lavoro, Asl e Alia), sono entrati in azione intorno alle 11 di ieri, lunedì 19 ottobre, in due distinte attività produttive nella zona di Chiesanuova e del Soccorso.
Il primo controllo ha portato alla sospensione dell'attività per la presenza di cinque operai a nero sui sette identificati ad una maximulta di poco inferiore a 40mila euro per i lavoratori irregolari, per l'allestimento di un refettorio abusivo, per numerose violazioni in materia di sicurezza e carenze igienico-sanitarie. Gli operai clandestini sono stati denunciati e avviati alle procedure di espulsione mentre la titolare, una donna di 55 anni, è stata denunciata per sfruttamento della manodopera clandestina.
Nella seconda confezione sono stati trovati e identificati tre operai oltre alla titolare, una donna di 52 anni. Il controllo si è concluso con una multa di 3.200 per la mancanza di regolare contratto a due lavoratori, per il cambio di destinazione d'uso di un locale trasformato in refettorio e per il mancato rispetto della norma che vieta il fumo nei luoghi chiusi.
Blitz interforze, 40mila euro di multa a una confezione e attività sospesa
Due le ditte finite nel mirino dei controlli coordinati dalla questura. Su dieci operai identificati, solo tre in regola con il contratto di lavoro. Sanzioni per la realizzazione di refettori abusivi, carenze igienico-sanitarie, violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e mancato rispetto del divieto di fumo nei luoghi chiusi
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