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Sono stati ben 42 i clandestini finiti nella rete dei controlli messa in atto per tutto il pomeriggio di ieri dalla questura e dalla polizia municipale, che hanno coordinato un vasto intervento di controllo in via Zipoli, passando al setaccio alcuni grossi complessi ospitanti otto aziende gestite da cittadini cinesi. Un controllo che questa volta ha avuto anche momenti di forte tensione che hanno portato all’arresto di due persone, padre e figlio, con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. I due, rispettivamente marito e figlio della titolare di una delle aziende, hanno cercato in tutti i modi di impedire agli agenti della polizia municipale di mettere i sigilli ai macchinari tessili, sferrando calci e pugni all’indirizzo di chiunque si avvicinava. Tra l’altra, ad aggravare le cose, il fatto che i due tenevano pericolosamente in collo una bambina di appena 4 mesi con la quale si facevano scudo. Alla fine i due sono stati ammanettati, mentre tre uomini della questura e uno della polizia municipale hanno riportato lesioni giudicate guaribili tra i 5 e i 7 giorni. La bambina invece è stata portata in ospedale da dove, per fortuna, veniva dimessa con un referto che escludeva lesioni o altri problemi.I clandestini sono stati trovati sia all’interno delle otto aziende, dove sono stati controllati complessivamente 105 persone, sia all’esterno. Per poter terminare tutti gli accertamenti sui clandestini, questi sono stati ospitati in una struttura del Comune in via Traversa del Crocifisso, dove sono stati assistiti e rifocillati dalla Protezione civile.