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In quel circolo si poteva mangiare e bere, ma nessuno aveva mai rilasciato l’autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande. Si ballava anche, e fino a tarda notte, ma anche in questo caso non c’era traccia di autorizzazioni per lo svolgimento di trattenimento musicale. Non c’erano poi le porte di emergenza e nemmeno l’impianto anti-incendio. Insomma, il circolo ricreativo culturale A8 di via di Gello, gestito e frequentato da cinesi, era il festival dell’irregolarità. Così non ha sicuramente sorpreso i carabinieri scoprire che sui 23 clienti presenti al momento del blitz ben 9 erano clandestini. Il controllo a sorpresa è scattato la scorsa notte ed ha visto impegnata una task force che vedeva, oltre ai carabinieri, anche vigili del fuoco e agenti della polizia municipale. Quando le forze dell’ordine sono entrate in azione, era in corso una festa, con tanto di musica sparata ad altissimo volume. Dei nove clandestini, uno è risultato essere già stato espulso, per lui è quindi scattato l’arresto per violazione della legge Bossi-Fini. I vigili urbani hanno poi sequestrato i locali a causa di una lunghissima serie di inadempienze e di violazioni amministrative, mentre il titolare è stato denunciato dai vigili del fuoco per aver violato un buon numero di norme in materia di sicurezza. E’ stata anche elevata una sanzione di 8.500 euro.
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