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Blitz della municipale questa mattina, 11 maggio, in via Filzi in un ambulatorio odontoiatrico abusivo gestito da un cittadino di nazionalità cinese di 53 anni. Sequestrati trapani, aghi, pinze per l'estrazione dei denti e medicinali provenienti dalla Cina. Al momento dell' irruzione, oltre al presunto dentista, nello studio c'erano anche due clienti cinesi.
La polizia municipale da mesi era sulle tracce dell' uomo, ma soltanto oggi è riuscita ad entrare nell' appartamento, le rimanenti stanze sono utilizzate dalla famiglia come abitazione.
Ad insospettire gli agenti alcuni biglietti pubblicitari lasciati dal presunto dentista in vari negozi del marcrolotto zero, in cui si pubblicizzava il servizio odontoiatrico, non solo a Prato, ma anche a Bologna e Reggio Emilia.
Gli appostamenti hanno richiesto molta pazienza: il dottore era molto diffidente e non dava mai appuntamento ai propri clienti direttamente nello studio. Concordava un luogo di incontro per poi condurre il cliente nello studio dove offriva prestazioni di base: otturazioni ed estrazioni di denti. I pazienti venivano fatti accomodare su una rudimentale seggiola, ricavata da un sedile d'auto, dotata anche di faro e compressore per alzarla e poi si procedeva all' intervento.
Secondo gli agenti della polizia municipale il giro d'affari è modesto: spesso l'appartamento durante gli appostamenti rimaneva avvolto nel silenzio. Questa mattina, invece si sentiva l'inconfondibile rumore del trapano. Un segnale che ha dato il via al blitz.
Il presunto medico e i due pazienti sono stati accompagnati in Questura per gli accertamenti, visto che erano privi di documenti. Il falso dentista è poi risultato essere clandestino come una delle donne trovate nell'appartamento. L'appartamento, che secondo le dichiarazioni della moglie del presunto dentista è di proprietà di un italiano, non è stato sequestrato a differenza di tutti gli strumenti sottoposti a sequestro probatorio.
Gli appostamenti hanno richiesto molta pazienza: il dottore era molto diffidente e non dava mai appuntamento ai propri clienti direttamente nello studio. Concordava un luogo di incontro per poi condurre il cliente nello studio dove offriva prestazioni di base: otturazioni ed estrazioni di denti. I pazienti venivano fatti accomodare su una rudimentale seggiola, ricavata da un sedile d'auto, dotata anche di faro e compressore per alzarla e poi si procedeva all' intervento.
Secondo gli agenti della polizia municipale il giro d'affari è modesto: spesso l'appartamento durante gli appostamenti rimaneva avvolto nel silenzio. Questa mattina, invece si sentiva l'inconfondibile rumore del trapano. Un segnale che ha dato il via al blitz.
Il presunto medico e i due pazienti sono stati accompagnati in Questura per gli accertamenti, visto che erano privi di documenti. Il falso dentista è poi risultato essere clandestino come una delle donne trovate nell'appartamento. L'appartamento, che secondo le dichiarazioni della moglie del presunto dentista è di proprietà di un italiano, non è stato sequestrato a differenza di tutti gli strumenti sottoposti a sequestro probatorio.
alessandra agrati
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