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Sono stati eseguiti a Prato due dei venti arresti nell’ambito di un vasta operazione antimafia disposta dalla procura di Palermo ed eseguita dai carabinieri del Ros di Firenze. Gli arresti, oltre che a Prato, sono stati eseguiti in molte città d’Italia, in Spagna, Venezuela e Brasile. L’organizzazione mafiosa, secondo le indagini, era dedicata a corruzione e truffe con radici in Toscana nel campo dell’edilizia e del turismo. A capo dell’organizzazione ci sarebbe Leonardo Badalamenti, figlio di Tano, boss di Cosa Nostra. Agli indagati vengono contestati a vario titolo i reati di associazione mafiosa, corruzione e truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Sigilli a diverse aziende, sequestro per beni e quote societarie per un valore che si aggira sui 5 milioni.
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