185
Un bambino cinese di tre mesi morto al Meyer per una emorragia cerebrale, un altro bimbo di otto mesi che lotta tra la vita e la morte, sempre al pediatrico di Firenze e sempre per una emorragia cerebrale. Due casi terribilmente simili avvenuti all’interno della vasta comunità orientale che abita a Prato. Simili negli effetti, anche se c’è da augurarsi che il secondo bimbo riesca a superare la fase critica, e simili anche nella dinamica: entrambi i bambini, infatti, nonostante fossero ancora lattanti, non si trovavano con i genitori, ma affidati a badanti. Cosa sia successo starà ora alla polizia scoprirlo. In entrambi i casi le versioni fornite dai genitori e dalle badanti non convincono gli inquirenti. Le emorragia subite dai bambini, infatti, secondo i medici sono compatibili con trauma cranici da caduta o da scuotimento. Invece, almeno nel caso del piccolo di otto mesi, i genitori e la badante sostengono che il bambino si è sentito male dopo aver assunto un farmaco omeopatico, già sequestrato dagli agenti di polizia.E questi due tragici episodi non sono certo isolati. Non è la prima volta, infatti, che a Prato si registrano casi del genere con badanti cinesi finite sotto accusa per presunti incidenti domestici capitati ai piccoli che gli erano stati affidati. Solo cinque mesi fa un neonato di sei mesi venne trasferito all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova per le gravi ustioni riportate durante il bagnetto.