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Lui alla fine non si è nemmeno accorto di tutto il trambusto, anzi ha trovato anche il modo di divertirsi. Ma per qualche decina di minuti in tanti sono rimasti con il fiato sospeso per Giovanni, un vivace bambino di due anni, rimasto sul treno con la madre a terra alla stazione di Prato e impossibilitata a risalire sul convoglio. E’ stata la stessa donna, in evidente stato di shock, a chiamare il 112 alle 12.14 di oggi: al carabinieri di servizio ha raccontato di essere scesa dal treno, lasciando il bambino di due anni in compagnia di una donna che aveva conosciuto in albergo. Al momento di risalire sul treno, però, le porte erano già state chiuse e così era rimasta bloccata a terra. A quel punto è scattato subito il piano di emergenza: dalla centrale operativa dei carabinieri è stata allertata la polfer di Firenze e, attraverso loro, direttamente il personale di servizio sul treno. Questi ultimi, avuta indicazione della carrozza, sono riusciti a rintracciare il piccolo Giovanni, per nulla impaurito dall’improvvisa assenza della madre. A quel punto, visto che il bambino era tranquillo, è stato deciso di far proseguire il treno fino a Vernio, dove è stata fatta fare una fermata non prevista. Qui ad attendere Giovanni c’era il comandante dei carabinieri di Vaiano che ha preso in custodia il bambino. In attesa dell’arrivo della madre, Giovanni è stato portato anche a fare un giro sull’auto di servizio, per la sua gioia. Poi, finalmente, l’incontro con la madre, nel frattempo accompagnata fino a Vernio. La donna, felice dopo il grosso spavento, ha ringraziato tutti per la disponibilità e l’impegno. Poi ha ripreso il viaggio con il figlioletto.