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E' stato arrestato nel giro di poche ore dai carabinieri di Prato l'uomo che ieri sera 28 novembre ha ferito in via dei Fossi un consulente cinese di 25 anni(LEGGI), ora ricoverato in prognosi riservata al Santo Stefano. Si tratta di Arben Cepele, albanese di 32 anni, residente a Montale e pregiudicato. Dovrà rispondere di tentato omicidio premeditato. Individuata anche l'altra persona che era con lui al momento del ferimento: si tratta di un italiano residente a Campi Bisenzio che poi ha collaborato con gli investigatori. Non ha avuto parte attiva nell'aggressione, ha semplicemente accompagnato l'albanese in via dei Fossi. Recuperato anche il coltello usato dall'albanese, lama di 10 cm di lunghezza e 4 di larghezza, che ha confessato di aver comprato ieri mattina alla mesticheria di Montale proprio pensando all'incontro che avrebbe avuto nel pomeriggio con il cinese. I tre avrebbero dovuto mettersi in società per far partire un'attività di smaltimento di rifiuti tessili e rigenerazione dei tessuti.
Già innervosito dal ritardo con cui il cinese si è presentato all'appuntamento, attorno alle 18, l'albanese ha reagito come una furia quando si è accesa la discussione sull'acquisto di alcuni macchinari e sulla tempistica per aprire la ditta. L'uomo ha tirato fuori il coltello e ha colpito il 25enne sul torace a destra recidendo parzialmente l'aorta. Per fortuna il pronto intervento dei sanitari del 118 è riuscito a fermare l'emorragia. Il giovane, pur essendo grave, non è in pericolo di vita.
Nel frattempo l'albanese e l'italiano sono fuggiti via. I colleghi di lavoro e i testimoni hanno subito indicato ai carabinieri il nome del colpevole. Con la collaborazione dei colleghi della stazione di Montale, i militari hanno rintracciato la moglie e attraverso lei il 32enne che poi si è presentato in caserma consapevole di non avere alternative. Inizialmente l'uomo ha sostenuto di aver colpito il cinese con un normale coltello da cucina, ma poichè tale versione non era compatibile con la profondità della ferita, si è arreso e ha confessato l'acquisto dell'arma bianca, poi buttata nel Bisenzio al Ponte Datini.
"Abbiamo risolto a tempo di record un atto efferato che avrebbe potuto destare allarme sociale. – affermano il colonnello Marco Grandini, comandante provinciale e il tenente colonnello Riccardo Marchi, comandante del reparto operativo – Un risultato importante di cui va dato merito ai carabinieri del nucleo investigativo, della stazione di Iolo e del Radiomobile, coordinati dal sostituto procuratore Valentina Cosci".
Già innervosito dal ritardo con cui il cinese si è presentato all'appuntamento, attorno alle 18, l'albanese ha reagito come una furia quando si è accesa la discussione sull'acquisto di alcuni macchinari e sulla tempistica per aprire la ditta. L'uomo ha tirato fuori il coltello e ha colpito il 25enne sul torace a destra recidendo parzialmente l'aorta. Per fortuna il pronto intervento dei sanitari del 118 è riuscito a fermare l'emorragia. Il giovane, pur essendo grave, non è in pericolo di vita.
Nel frattempo l'albanese e l'italiano sono fuggiti via. I colleghi di lavoro e i testimoni hanno subito indicato ai carabinieri il nome del colpevole. Con la collaborazione dei colleghi della stazione di Montale, i militari hanno rintracciato la moglie e attraverso lei il 32enne che poi si è presentato in caserma consapevole di non avere alternative. Inizialmente l'uomo ha sostenuto di aver colpito il cinese con un normale coltello da cucina, ma poichè tale versione non era compatibile con la profondità della ferita, si è arreso e ha confessato l'acquisto dell'arma bianca, poi buttata nel Bisenzio al Ponte Datini.
"Abbiamo risolto a tempo di record un atto efferato che avrebbe potuto destare allarme sociale. – affermano il colonnello Marco Grandini, comandante provinciale e il tenente colonnello Riccardo Marchi, comandante del reparto operativo – Un risultato importante di cui va dato merito ai carabinieri del nucleo investigativo, della stazione di Iolo e del Radiomobile, coordinati dal sostituto procuratore Valentina Cosci".
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