Arrestati 5 imprenditori cinesi: nelle loro aziende facevano lavorare 38 clandestini. Sequestrati anche gli immobili

Notte di controlli da parte dei carabinieri che hanno passato al setaccio una serie di attività produttive gestite da cinesi in tutto il territorio provinciale. Con loro il solito dispositivo interforze costituito dalle polizie municipali dei comuni interessati, dai vigili del fuoco, carabinieri dell’Ispettorato del lavoro e i vari enti coinvolti nei controlli sul rispetto delle normative in materia di sicurezza, previdenza, igiene e ambiente. Da Vaiano a Montemurlo passando per Carmignano, la task force ha controllato sei capannone, cinque dei quali sono poi stati sottoposti a sequestro preventivo a causa dei numerosi abusi edilizi riscontrati. Complessivamente 5 gli imprenditori arrestati per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della manodopera clandestina. Nei confronti di altri tre titolari di azienda è invece scattata la denuncia per lo stesso reato. Tutti e otto, poi, sono stati denunciati per le irregolarità urbanistiche e per il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono stati poi rintracciati un totale di 38 clandestini, le cui posizioni personali sono tuttora al vaglio dei militari. Tra gli imprenditori finiti in manette ci sono marito e moglie titolari di una stireria a Carmignano, i titolari di due confezioni di Vaiano e quello di un’altra confezione con sede a Carmignano.