Un’altra notte difficile al Santo Stefano. A 24 ore appena dall’aggressione nel reparto di psichiatria dove un paziente che ha ferito due infermiere e un’operatrice Oss, un uomo ha divelto una seduta e spaccato la vetrata di una delle porte del pronto soccorso. E’ successo la notte di martedì 7 gennaio. Protagonista un italiano, già noto ai sanitari. La scorsa notte l’uomo ha chiesto di essere visitato subito e nell’attesa è uscito fuori a fumare una sigaretta. Improvvisamente lo scatto d’ira: letteralmente sradicata una seduta collocata proprio all’ingresso del pronto soccorso e scaraventata contro una porta a vetri. Il rumore ha richiamato l’attenzione dei sanitari e delle persone presenti nella sala d’attesa. Immediata la richiesta di intervento degli addetti di Sicuritalia che hanno provveduto ad allertare la polizia. Gli agenti, arrivati nel giro di qualche minuto, hanno fermato l’uomo.
E’ solo l’ennesimo fatto di cronaca al Santo Stefano. Appena la notte precedente, quella del 6 gennaio, un paziente psichiatrico ha lanciato contro i sanitari una seduta e poi ha afferrato una infermiera per i capelli e l’ha trascinata lungo il corridoio. La donna, presa anche a calci, ha riportato diverse ferite. Refertate al pronto soccorso anche un’altra infermiera e un’operatrice Oss. Solo l’arrivo dei carabinieri ha evitato il peggio. Il paziente, un magrebino ricoverato da un paio di giorni, voleva uscire dal reparto e ha perso la testa quando si è reso conto che la porta era chiusa. Almeno dieci tra infermieri, medici e Oss hanno provato a bloccarlo. Tutto inutile. Un episodio che ha richiamato forte l’attenzione sul tema della sicurezza in ospedale. (nt)
