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Ancora disordini alla Iron&Logistics: i manifestanti Si Cobas occupano il piazzale della ditta


Alta tensione dopo che uno è rimasto ferito tentando di bloccare l'uscita di un camion. Sul posto le forze dell'ordine che hanno fatto uscire in sicurezza i dipendenti bloccati all'interno della ditta.


Redazione


Ancora un pomeriggio ad alta tensione, quello di oggi 17 novembre, davanti allo stabilimento dell'Iron&Logistics in via Ciulli a Galciana, azienda italiana da oltre un mese al centro di una dura vertenza guidata dal sindacato SiCobas che contesta il licenziamento di 22 lavoratori, in gran parte pakistani e tutti iscritti al sindacato, e che nelle scorse settimane ha visto anche l'intervento delle forze dell'ordine che, su indicazione della Prefettura, avevano sgomberato il picchetto allestito dai manifestanti per impedire l'entrata e l'uscita delle merci.
I disordini di oggi sono iniziati proprio quando due camion hanno cercato di uscire dall'azienda. Secondo i Si Cobas stavano trasportando alcuni macchinari che verrebbero trasferiti in un'altra sede, circostanza questa non confermata dall'azienda. In quel momento il grosso dei manifestanti era diretto in piazza del Comune, dove volevano partecipare al Consiglio comunale. I pochi rimasti hanno cercato di bloccare i camion e ne è nato un tafferuglio durante il quale uno dei manifestanti, un 30enne, è rimasto ferito ad una mano ed è stato poi soccorso dal 118 in codice giallo.
Mentre in via Ciulli interveniva la polizia e la Municipale, il grosso dei manifestanti, che nel frattempo era rientrato davanti all'azienda, ha occupato il piazzale della ditta inscenando una nuova manifestazione e chiedendo l'intervento di Valerio Fabiani, consigliere del presidente della Regione per le crisi aziendali, che nei giorni scorsi aveva annunciato l'apertura di un tavolo istituzionale sulla questione. Intanto la situazione era monitorata dalla polizia con la Digos che ha fatto uscire da una porta secondaria, senza incidenti, i lavoratori rimasti bloccati all'interno dell'azienda. 
Il grosso dei dipendenti di Iron&Logistics, infatti, come era già avvenuto nel caso della vertenza Texprint, contesta la lettura della situazione data dai Si Cobas, a partire dal mancato pagamento degli stipendi che ha originato l'inizio della protesta fino alle accuse di sfruttamento. E sono proprio questi dipendenti, in tutto una settantina, che ora temono per il loro posto di lavoro messo a rischio dai picchettaggi dei Si Cobas e dalle manifestazioni davanti ai negozi dei principali clienti dell'azienda, che ha già visto compromesse molte commesse. Il sindacato, invece, contesta all'azienda di utilizzare lo sfruttamento sistematico dei lavoratori e di aver licenziato quelli sindacalizzati per evitare problemi.
In serata  Fabiani è arrivato in via Ciulli dove ha incontrato gli ex lavoratori della Iron&Logistic e  i rappresentanti del sindacato, confermando la convocazione del tavolo di crisi per lunedì 21 novembre a cui è stata invitata anche la proprietà. Il sindacato subito dopo ha deciso di terminare l'occupazione nel piazzale dell'azienda.
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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