Tre ex dipendenti della Croce d'Oro sono stati condannati per gli ammanchi nei conti dell'associazione. Si tratta dell'ex direttore e di due dei necrofori finiti al centro di un'inchiesta del sostituto Lorenzo Boscagli scaturita dalle denunce presentate all'inizio del 2018 dalla Croce d'Oro onlus e dalla Fondazione Croce d'Oro. Tutti e tre sono comparsi davanti al giudice delle udienze preliminari che ha accolto la richiesta di patteggiamento.
L'ex direttore, accusato di truffa aggravata e appropriazione indebita aggravata, è stato condannato a un anno e 10 mesi di reclusione e al pagamento di 1.200 euro di multa, mentre gli altri due imputati, accusati solo di appropriazione indebita aggravata, sono stati condannati a un anno di reclusione e al pagamento di 400 euro di multa ciascuno (pena sospesa per tutti). L'ammontare degli ammanchi si avvicinerebbe ai 100mila euro.
La Croce d'Oro, costituita parte civile con l'avvocato Marco Barone, allontanò i tre dipendenti dopo la scoperta di ammanchi sia dai conti correnti che dai servizi delle onoranze funebri. In particolare, per i prelevamenti di diverse decine di migliaia di euro dal conto corrente della onlus e da quello della Fondazione (qualcosa meno di 70mila euro), è stato chiamato a risponderne l'ex direttore, mentre le irregolarità relative alla riscossione dei funerali – si parla di soldi versati in contanti dalle famiglie dei deceduti – sono state addebitate a tutti e tre gli imputati.
A seguire il flusso di denaro, ricostruito attraverso testimonianze, comparazioni e dati incrociati, fu la Squadra mobile.
Ammanchi dalle casse della Croce d’Oro, patteggiano l’ex direttore e due necrofori
Appropriazione indebita aggravata e truffa aggravata le accuse contestate a vario titolo ai tre ex dipendenti. L'inchiesta nata dalle denunce presentate a inizio del 2018 dall'associazione. A indagare sui flussi di denaro fu la Squadra Mobile
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