Un evento tanto persistente e violento da diventare del tutto straordinario e perciò imprevedibile, oppure un evento affrontabile seppur particolarmente irruento? Un territorio devastato solo dall'eccezionale forza del maltempo o un territorio reso più vulnerabile, più fragile e non in grado di reggere? Interrogativi complessi a cui potrebbe dare risposte il fascicolo della procura di Prato dopo l'alluvione del 2 novembre che ha sfigurato intere zone della città e del resto della provincia provocando danni per milioni di euro. Il procuratore facente funzioni, Laura Canovai, ha incaricato dell'inchiesta i sostituti Valentina Cosci e Alessia La Placa: saranno loro ad accertare eventuali responsabilità penali, anche attraverso una consulenza collegiale che potrebbe venire affidata ad esperti che già hanno lavorato su altre alluvioni. Al momento non ci sono nomi iscritti sul registro delle notizie di reato, la procura procede contro ignoti.
L'inchiesta si muove in un perimetro molto ampio; l'obiettivo, infatti, è fare piena luce sulla gestione e sugli interventi che hanno interessato il territorio nel tempo, sulle misure adottate sul fronte della sicurezza idraulica, sul controllo della difesa del suolo, sui provvedimenti presi – e quando – rispetto all'allerta arancione.
Nell'inchiesta anche le quattro vittime dell'alluvione: l'uomo e la donna di 85 e 84 anni morti nelle rispettive case a Bagnolo, il 73enne morto nella sua abitazione a Figline, l'84enne trascinato per chilometri dall'esondazione del torrente Bardena, trovato dopo quattro giorni di ricerche in un campo a Iolo. Per tutti è stata disposta l'autopsia; omicidio colposo l'ipotesi di reato. Di certo, ad ora, c'è che l'85enne di Bagnolo è morto per annegamento e che il 73enne è morto folgorato nel tentativo di staccare la corrente al piano interrato che si stava allagando. Le domande, in questo caso, sono: fatalità? disgrazia? e l'elenco, poteva essere più corto?
Morti e danni. Frane, smottamenti, crolli, esondazioni, allagamenti. Case, attività, strade diventate prima vasche di acqua e poi vasche di fango.
La procura ha ordinato diversi accertamenti tecnici finalizzati a ottenere un quadro chiaro e completo su qualsiasi azione, decisione, intervento, modifica, realizzazione, competenza che ha avuto per oggetto il territorio. Non importa come e quando, importa cosa ha eventualmente significato.
Alluvione, la procura indaga a 360 gradi. Nei prossimi giorni saranno affidate le perizie
Nell'inchiesta anche le quattro vittime dell'alluvione: l'uomo e la donna di 85 e 84 anni morti nelle rispettive case a Bagnolo, il 73enne morto nella sua abitazione a Figline, l'84enne trascinato per chilometri dall'esondazione del torrente Bardena
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nadia tarantino