Sono otto i pratesi che tra ieri sera e stamani si sono messi in viaggio per raggiungere le zone dell’Emila Romagna finite sott’acqua dopo l’alluvione scatenata dalla tempesta Boris che si è abbattuta su tutta la regione provocando esondazioni, frane, smottamenti e costringendo centinaia di persone ad abbandonare le loro abitazioni. Il sistema del volontariato della protezione civile di Prato si è subito messo a disposizione della Colonna mobile sia nazionale che regionale per portare aiuti nelle aree maggiormente colpite. Volontari di Misericordia, Pubblica assistenza e Croce Rossa stanno lavorando senza sosta a Lugo di Romagna e a Faenza, i due centri della provincia di Ravenna a cui sono stati destinati. Idrovore e mezzi logistici sono la dote portata dai pratesi. “La sala operativa nazionale – spiega Gabriele Bresci, coordinatore dei volontari della Protezione civile – aveva preattivato, sulla base delle previsioni meteo, le idrovore. Eravamo pronti all’emergenza e subito le squadre sono partite”.
La situazione è drammatica. La pioggia intensa e battente ha messo in ginocchio le stesse zone già duramente provate dall’alluvione di maggio 2023.
Interi quartieri allagati, strade interrotte al traffico, circolazione ferroviaria a singhiozzi con alcune tratte completamente bloccate. Il bilancio è pesantissimo e conta anche diversi dispersi. In queste ore, nelle zone alluvionate, c’è bisogno di tutto. Prato, che ha vissuto l’incubo dell’alluvione a novembre, è particolarmente sensibile a quello che sta succedendo ora in Emilia Romagna. Un sentimento che, naturalmente, attraversa tutta l’Italia che si è mobilitata per aiutare le popolazioni colpite dal disastro.
I volontari pratesi faranno turni di 48 ore e per ogni turno ci sarà il cambio fino a quando resterà attiva la Colonna mobile.
Alluvione in Emilia Romagna, al lavoro anche i volontari pratesi destinati a Lugo e a Faenza
Otto volontari di Misericordia, Pubblica assistenza e Croce Rossa partiti con le Colonne mobili nazionale e regionale. Messi a disposizione mezzi logistici e idrovore. Centinaia di sfollati, interi quartieri allagati, fiumi esondati, smottamenti e frane: drammatico lo scenario di queste ore
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