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All’asta il tessuto sequestrato dalla guardia di finanza: 640mila euro nelle casse dello Stato


Indagine coordinata dalla Procura europea su una triangolazione commerciale studiata per evadere imposte e tributi doganali. La vendita ha riguardato oltre due milioni di metri lineari. Critiche da Confartigianato


Nadia Tarantino
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La vendita all’asta di 2 milioni 200mila metri di tessuto sequestrati dalla guardia di finanza di Prato nell’ambito della lotta al contrabbando ha portato nelle casse dello Stato 640mila euro. E’ l’ultimo risultato raggiunto dai finanzieri che, sotto la direzione della Procura europea, hanno scoperto una triangolazione commerciale finalizzata all’evasione di imposte e tributi doganali.
Il lavoro della guardia di finanza è partito in seguito all’accertamento della presenza di una serie di aziende destinatarie di spedizioni di tessuti dall’estero ma inesistenti o inattive. Un campanello d’allarme che, già dalle prime indagini, ha fatto emergere un meccanismo fraudolento che prevedeva di introdurre in Italia grosse quantità di tessuto attraverso false operazioni di cessione intracomunitarie per mezzo di società fornitrici con sede in Ungheria e Germania.
Altre indagini hanno consentito di appurare che i tessuti, in realtà di provenienza extraeuropea, risultavano essere  importati da aziende ungheresi e tedesche attive però in settori completamente diversi da quello tessile e che non risultavano essere titolari di transizioni commerciali. Nei fatti, invece, i tessuti provenienti dal porto di sdoganamento arrivavano direttamente a Prato dove venivano stoccati in alcuni capannoni utili allo scopo e, successivamente, distribuiti a ditte del distretto.
Si tratta della seconda grande operazione conclusa nel 2024: nella precedente erano stati sequestrati oltre tre milioni e mezzo di tessuto finiti poi all’asta giudiziaria.
La notizia è stata commentata da Moreno Vignolini, presidente nazionale di Confartigianato Moda: “Per una volta che viene fermata una manovra illegale, lo Stato sceglie di fare cassa invece di ritirare i tessuti dal mercato. Il distretto pratese avrebbe potuto beneficiare della produzione di due milioni di metri di stoffa. Quali tessuti tornano sul mercato? Si tratta di prodotti non conformi o di prodotti importati illegalmente? Credo che di fronte ad una decisione ingiusta sia il caso di cambiare la norma che finisce per penalizzare chi opera rispettando la legge”.

Edizioni locali: Prato

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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