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Ferma la condanna della città in relazione all’aggressione perpretrata ai danni di un venditore di fiori bengalese da quattro skinheads denunciati dai carabinieri. “Sono atti inaccettabili – afferma il sindaco Roberto Cenni -. Non è pensabile che possano verificarsi situazioni del genere. Si tratta di un’azione di estrema gravità, soprattutto per la nostra città che assume sempre di più i contorni di una polveriera. Di fronte ad una aggressione come queste si resta allibiti perché si sa dove si inizia ma non dove si va a finire. Mi auguro profondamente che si tratti di un caso isolato ma ritengo al tempo stesso che non si debba sottovalutare la gravità e la pericolosità di un simile precedente”.Anche l’Italia dei Valori condanna fermamente l’aggressione al giovane bengalese da parte di quattro skinheads . “Appurato che, secondo quanto documentato dai carabinieri ai quali va il plauso per aver subito risolto il caso, l’aggressione è stata dettata solo dal colore della pelle della vittima – si legge in una nota del partito – e che i quattro skinheads avevano materiale inneggiante al nazifascismo nella propria auto, l’IdV chiede al Comune di Prato di costituirsi parte civile nel relativo processo. E in tal senso farà presentare una mozione in Consiglio comunale dal proprio rappresentante, il consigliere Aurelio Donzella, affinché nessuno in questa città si possa mai sentire anche in minima parte tutelato per l’aggressione ad un essere umano per il colore della pelle, per la religione o la razza. In una città come Prato in cui il numero degli stranieri è molto alto, c’è bisogno che il Comune dia un segnale forte ogni volta che si verificano casi di questo genere”.
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