Un agente della polizia penitenziaria del carcere della Dogaia è finito al pronto soccorso dell'ospedale Santo Stefano dopo essere stato aggredito e picchiato da un detenuto. E' successo nella serata di ieri, sabato 30 dicembre. L'agente, poco più che ventenne, ha riportato lesioni giudicate guaribili in sette giorni. Si tratta dell'ennesima aggressione da parte di detenuti. Ad entrare in azione, questa volta, è stato un recluso che soffrirebbe di problemi psichiatrici e che con forza, e all'improvviso, si è scagliato contro il poliziotto. Pronta la reazione del sindacato: Fp-Cgil polizia penitenziaria rimarca la necessita di interventi seri e risolutivi per garantire la sicurezza dei lavoratori. “L'ultimo episodio, come altri precedenti – si legge in una nota – è stato messo in atto da un soggetto arrivato alla Dogaia da altre sedi per motivi di ordine e sicurezza. Evidentemente il solo trasferimento da un carcere ad un altro non risolve i problemi ma semplicemente li sposta”.
Piena solidarietà è stata espressa all'agente aggredito. L'auspicio è sempre lo stesso: “Ci auguriamo – dice il sindacato – che l'amministrazione penitenziaria si faccia carico della casa circondariale di Prato e di chi ci lavora, personale che mette a rischio la propria incolumità nell'indifferenza generale”.
Aggredito e picchiato da un detenuto, agente finisce al pronto soccorso
Ancora un brutto episodio di violenza. E' successo nella serata del 30 dicembre. A colpire il poliziotto della penitenziaria è stato un recluso che soffrirebbe di problemi psichiatrici, trasferito a Prato da un altro carcere per motivi di ordine esicurezza. Insorge Fp-Cgil: "I trasferimenti non risolvono i problemi ma li spostano e basta"
207
Edizioni locali: Prato