Tre anni e sei mesi di carcere al marocchino di 18 anni che lo scorso 13 luglio, in pieno giorno, assieme a due complici, uno dei quali minorenne, aggredì e rapinò una donna cinese in via Turchia, a San Giusto. E' la sentenza pronunciata nella mattina di oggi, giovedì 14 dicembre, dal giudice delle udienze preliminari del tribunale di Prato al termine del processo con rito abbreviato. Per il giovane, difeso dall'avvocato Ivan Esposito, il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 4 anni e un mese di reclusione.
La donna, 42 anni, fu aggredita mentre percorreva via Turchia con un monopattino: i tre cercarono di strapparle la catenina d'oro che portava al collo ma dovettero arrendersi di fronte alla determinazione della vittima a trattenere quell'oggetto al quale, evidentemente, teneva tantissimo. Decisi a non andarsene a mani vuote, i tre spinsero la donna a terra e le rubarono il monopattino e il marsupio contenente due telefonini, documenti e qualche soldo.
Sul posto intervenne la polizia che rintracciò subito il 18enne che fu trovato in possesso degli effetti personali della vittima e di un coltello a serramanico. Le successive ricerche, portarono all'arresto dei connazionali, ritenuti complici. Per il più grande l'indagine è ancora in corso, mentre del minore si occupa la procura per i minorenni di Firenze.
L'avvocato Esposito ha intanto chiesto la scarcerazione del suo assistito che da luglio scorso è rinchiuso nel carcere della Dogaia. Il giudice deciderà nei prossimi giorni se accogliere oppure no l'istanza.
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