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Aggredì la coinquilina che rifiutava le sue avances, l’accusa diventa tentato omicidio


Si è aggravata la posizione del 24enne arrestato lo scorso 2 dicembre dai carabinieri in un affittacamere di via Valla. Secondo gli inquirenti l'uomo voleva uccidere la ragazza di 22 anni che l'aveva respinto. I condomini: "In quell'appartamento situazione al limite"


Redazione


Si è aggravata la posizione del cittadino nigeriano di 24 anni che il 2 dicembre era stato arrestato dai carabinieri al culmine di una grave aggressione nei confronti della coinquilina camerunense di 22 anni con la quale conviveva in un appartamento presso un’affittacamere di via Valla (LEGGI). Il giovane ora è accusato di tentato omicidio. La contestazione gli è stata fatta nel corso dell'udienza di convalida dell'arresto davanti al gip dopo ulteriori indagini svolte dai militari che hanno fatto emergere altri episodi analoghi avvenuti nei giorni scorsi con protagonista il 24enne.
Il nigeriano, secondo quanto ricostruito, il 2 dicembre aveva aggredito con violenza la giovane ospite dopo una lite avvenuta nella cucina in condivisione. L'episodio seguiva anche ad ulteriori e violenti trascorsi avvenuti in quella casa, durante i quali la giovane camerunense era stata costretta a difendersi dalle ostinate e brutali avances sessuali subite dall’uomo ed alle quali si era opposta.
La dinamica dei fatti, come infine ricostruita dagli accertamenti dei carabinieri, che da subito avevano documentato l’azione dell’uomo di afferrare con forza la vittima alla gola, tirandole i capelli fino a strapparne un’intera ciocca, nonché proseguita con gravi minacce di morte proferite impugnando un coltello che puntava a parti vitali della donna, ha permesso di completare il quadro indiziario con la ricostruzione di precedenti minacce e percosse subite dalla vittima anche nei giorni precedenti, con l’aggravamento dell’ipotesi accusatoria che ha visto aggiungersi la contestazione del tentato omicidio, essendosi stati valutati quali idonei a provocare la morte gli atti commessi dal nigeriano, ma interrotti solo grazie all'intervento di terzi e dei carabinieri intervenuti nella flagranza.
L'appartamento dove è avvenuta l'aggressione, come spiegano altri residenti del condominio, non sarebbe un vero e proprio affittacamere:  "Ci abita da moltissimi anni una donna nigeriana che ha 5 figli – spiega una delle condomine – , la quale subaffitta le camere a tante persone. La situazione è pesante in quanto ne succedono di tutti i colori. Abbiamo più volte, tutti noi condomini, sollecitato l'amministratore e lo stesso proprietario senza avere mai riscontro. Siamo preoccupati anche per la nostra incolumità, oltre a quella dei bimbi che vivono in quella casa. Negli anni tra liti, arresti, ecc. non sappiamo più cosa possiamo trovarci davanti quando entriamo ed usciamo dal palazzo". 

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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