Aggredì una donna al quinto mese di gravidanza con l’intento di avere un rapporto sessuale. Un approccio improvviso e violento da cui la vittima, una quarantenne pratese sorpresa su una panchina lungo la pista ciclabile in via Poggio Secco, riuscì a sottrarsi pur se ferita e sotto choc. Il fatto risale al primo novembre scorso. Protagonista un anziano di 71 anni, finito poi in manette. L’uomo, residente in provincia di Firenze, comparirà in tribunale il 9 aprile per il processo con rito abbreviato: così ha deciso il giudice delle udienze preliminari che ha respinto la richiesta della difesa di sottoporre l’imputato a perizia psichiatrica per mancanza di elementi oggettivi che possano far ipotizzare un disturbo mentale, anche solo momentaneo. L’uomo dovrà rispondere di violenza sessuale e lesioni personali.
La donna – come poi denunciò alla polizia – era da sola su una panchina quando vide avvicinarsi un furgoncino alla cui guida c’era l’anziano. Una scena che non destò sospetti lì per lì ma che cambiò completamente campo quando l’uomo accostò, scese con i pantaloni e le mutande abbassate, aprì lo sportello lato passeggero che era il più vicino alla donna, le saltò letteralmente addosso e la trascinò dentro il veicolo tentando di strapparle di dosso i vestiti. Attimi di pura concitazione ripercorsi nelle parole che la vittima riferì ai sanitari del pronto soccorso del Santo Stefano dove arrivò con una ferita alla testa e varie escoriazioni e, subito dopo, ai poliziotti. L’uomo, incurante delle preghiere della donna di lasciarla stare perché in attesa del suo bambino, l’apostrofò con offese e parolacce minacciandola anche di morte. Sordo l’anziano, non esitò a buttare la sua preda a terra e a tirarle pugni sulla schiena per immobilizzarla. Un’aggressione brutale, uno choc, un trauma fortissimo per la donna che però riuscì a memorizzare la targa del veicolo e, in questo modo, a mettere subito i carabinieri sulla pista giusta. La quarantenne si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Fabio Generini.
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