Prima la moglie, poi la compagna: tutte e due diventate ex e tutte e due presunte vittime di stalking. E’ quanto sostiene la procura che ha mandato a giudizio un finanziere sulla cinquantina, in servizio a Prato. L’uomo, sul banco degli imputati in due diversi procedimenti, è finito nei guai dopo le denunce presentate a un paio di anni di distanza l’una dall’altra. La prima a bussare alle porte della procura è stata l’ex moglie che ha raccontato i pedinamenti e i controlli a cui è stata sottoposta dal finanziere, i continui messaggi, la valanga di telefonate e le pressioni affinché firmasse le ricevute dei versamenti degli alimenti per lei e per i loro figli che però, in realtà, stando alla denuncia, non sarebbero mai stati fatti. Episodi andati avanti per circa un anno, tra il 2017 e il 2018. In aula, l’imputato si presentava insieme alla nuova compagna che, a sua volta, sarebbe divenuta bersaglio degli stessi comportamenti a partire dal 2020 e fino alla denuncia depositata nel 2022. Denuncia che ha portato all’avvio di un processo fotocopia: pedinamenti, controlli, messaggi, telefonate a decine ogni giorno. Fatti che avrebbero trovato riscontro nelle parole dei testimoni.
L’ex moglie del finanziere si è costituta parte civile, mentre l’ex compagna è rimasta parte offesa senza avanzare pretese; entrambe sono difese dall’avvocato Roberta Roviello. L’imputato è difeso nel primo processo dall’avvocato Braschi (giudice Cataudella) e nel secondo dall’avvocato Terranova (giudice Tesi). Le due sentenze sono attese nei prossimi mesi.
Riproduzione vietata