Assolto oggi come un anno fa. Il processo d'Appello ad un fisioterapista pratese accusato di aver molestato sessualmente un suo paziente che all'epoca dei fatti – il 2013 – aveva 16 anni, si è chiuso con l'assoluzione “perché il fatto non sussiste”. Doppia vittoria per il professionista e per il suo difensore, l'avvocato Manuele Ciappi. In primo grado, il pubblico ministero, Egidio Celano, aveva chiesto la condanna a tre anni e mezzo di reclusione e, in seguito all'assoluzione, la procura aveva presentato appello con l'obiettivo di ribaltare la decisione del tribunale di Prato. Il processo di secondo grado si è celebrato oggi, lunedì 11 gennaio, ad un anno esatto di distanza dalla prima assoluzione.
Il fisioterapista fu denunciato dal paziente, un ballerino, che raccontò che i massaggi agli arti inferiori a cui era stato sottoposto per curare dolori muscolari, si erano trasformati in toccamenti che si erano spinti fino all'inguine provocando uno stato di eccitazione e di erezione. Per l'accusa si era trattato di un gesto del tutto volontario da parte del fisioterapista e non – come sostenuto dalla difesa – di un movimento strettamente connesso alla pratica del massaggio.
A mettere in moto l'inchiesta furono le confidenze che il giovane paziente fece alla madre e all'avvocato di famiglia.
L'avvocato Ciappi ha insistito sull'assoluta correttezza dell'operato del suo assistito e oggi ha incassato una nuova assoluzione.