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E' agli arresti domiciliari con l'accusa di aver compiuto abusi sessuali su tre minorenni con l'aggravante di averlo fatto dopo il consumo di alcolici e, in qualche occasione, in prossimità o dentro la scuola.
L'uomo è un professionista di 42 anni, incensurato, collaboratore storico del club e della rivista teatrale delle Pagliette del Buzzi. Le molestie risalirebbero al 2012 e sarebbero andate avanti fino all'inizio del 2016 quando le voci sempre più insistenti di rapporti di un certo tipo tra il professionista e alcuni studenti del Buzzi, tutti appartenenti alle Pagliette, hanno convinto il presidente del Club goliardico a presentare un esposto in procura. Ieri, lunedì 19 settembre, il quarantaduenne è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari Silvia Isidori che ha accolto la richiesta di arresti domiciliari presentata dalla procura dopo una serie di indagini sui contenuti dell'esposto. L'uomo ha ammesso di essersi incontrato più volte con i tre studenti, in particolare con uno di loro con cui la frequentazione sarebbe stata più assidua, ma di averlo fatto in un'epoca successiva al 2012, quando tutti erano già maggiorenni e consenzienti e quindi ha smentito categoricamente la violenza sessuale.
Secondo quanto appreso da ambienti investigativi i racconti rilasciati dai tre giovani avrebbero disegnato un quadro di abusi riferito all'ambito delle attività del gruppo goliardico dentro la scuola e fuori, durante incontri, feste, cene a cui partecipano giovanissimi, giovani e ex allievi del Buzzi, ormai adulti, che hanno mantenuto l'appartenenza alle Pagliette. I tre ragazzi sarebbero stati invitati più volte in un appartamento di Prato nella disponibilità del quarantaduenne e qualche volta anche in quello in cui vive stabilmente, nella provincia di Firenze. Avances iniziate con qualche bevuta in compagnia, con un passaggio in macchina fino a casa, e che – stando alle indagini – si sarebbero spinte fino a veri e propri abusi sessuali.
La perquisizione ordinata dalla procura nell'abitazione dell'indagato, ha portato al sequestro di un computer che conterrebbe foto e video osè, immagini che saranno vagliate dagli investigatori per classificarne l'esatta natura. Intanto il presidente del Club delle Pagliette Gabriele Villoresi interviene sul delicato caso per ribadire la completa estraneità: “L'eventuale coinvolgimento nei fatti oggetto delle vicende giudiziarie di persone più o meno direttamente legate alle attività della nostra associazione non può e non deve gettare discredito sui sani valori che essa coltiva. Chi, come noi, è chiamato a custodire la tradizione e il patrimonio culturale delle Pagliette non intende permetterlo e respinge con orgoglio ogni indebito accostamento tra quelle vicende, ancora peraltro tutte da chiarire, e il buon nome delle Pagliette”.
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