La Procura di Prato ha aperto un fascicolo d’indagine per fare luce sulla questione dei soldi erogati durante la scorsa consiliatura dal Comune di Prato alla società “Mi piace eventi srl”, in qualità di rimborsi per l’attività istituzionale di Claudio Belgiorno, all’epoca capogruppo di Fratelli d’Italia e adesso consigliere, sempre di FdI, dopo essere stato rieletto con il record assoluto di preferenze nel corso dell’ultima tornata amministrativa dello scorso giugno. Belgiorno risultava all’epoca essere l’unico dipendente della società, con un contratto part time, e ha sempre sostenuto che i rimborsi erano leciti e a norma di legge. “Quanto percepivo – le dichiarazioni rilasciate questa estate dal politico – è conforme alle ore svolte in quel periodo e sempre verificato e verificabile dal Comune di Prato. Sono sempre stato il più presente e oltre alle riunioni del gruppo consiliare facevo parte delle commissioni 4 e 3 che si riunivano frequentemente”.
L’inchiesta nasce sulla base di una serie di articoli, usciti in estate su Il Fatto Quotidiano e poi ripresi da altri organi stampa, dove veniva sottolineata la discrepanza tra i rimborsi ottenuti dalla società, per le assenze dal lavoro di Belgiorno dovute a impegni istituzionali, e quelli di tutti gli altri consiglieri comunali. In particolare, secondo quanto riportato, il Comune, dal gennaio 2021 al marzo 2022, ha versato rimborsi pari a 34.764 euro alla “Mi piace eventi srl” a fronte di 810 ore di assenza dal lavoro per impegni istituzionali di Belgiorno. La legge prevede infatti che lavoratori titolari di cariche elettive possono godere di permessi retribuiti dal datore di lavoro, con rimborso a carico dell’ente presso cui è svolta l’attività. Rimborso calcolato in base a quella che risulta essere la paga oraria del dipendente eletto.
L’inchiesta giornalistica avrebbe poi evidenziato anche un’altra anomalia nelle richieste di rimborso, con Belgiorno che nell’agosto 2021 aveva segnalato numerose riunioni del gruppo consiliare pur essendo il mese di agosto con l’attività amministrativa ridotta.
Starà ora alla magistratura accertare la regolarità o meno della richiesta di questi rimborsi. Da parte sua, come detto, Belgiorno ha sempre ribadito la correttezza del suo operato e non ha esitato a parlare di “attacchi personali” contro la sua figura di politico.
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