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Viaggio della Memoria, gli studenti pratesi raccontano l’esperienza nei luoghi della deportazione


L'evento di restituzione nella sala consiliare del Comune di Prato è stata un'occasione per confrontarsi su quanto appreso


Samuela Pagliara
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Un’esperienza intensa e formativa quella che alcuni studenti pratesi hanno svolto dall’8 al 12 maggio, visitando i campi di concentramento di Mauthausen, Gusen, Ebensee e l’ex centro di eutanasia di Hartheim. Un viaggio che nessuno di loro dimenticherà e che è stato raccontato, dagli stessi partecipanti, in un incontro di restituzione nel Salone Consiliare del Comune di Prato. Il Viaggio della Memoria, organizzato da molti anni, rappresenta un’occasione importante di crescita personale, capace di formare e far capire ai ragazzi, valori imprescindibili. Quest’anno si festeggiano infatti gli 80 anni dell’anniversario della liberazione dei campi e dei sottocampi, con numerose cerimonie internazionali. Durante l’incontro i ragazzi hannno condiviso riflessioni e pensieri sui luoghi visitati.

L’evento è stato moderato dall’ assessora alla Memoria Chiara Bartalini, e ha visto gli interventi del presidente e del responsabile della didattica del Museo della Deportazione e Resistenza di Prato Massimo Chiarugi ed Enrico Iozzelli, e del presidente e del vicepresidente della sezione pratese dell’Aned Gabriele Alberti e Diego Clemente. Diversi gli assessori e consiglieri che sono intervenuti, tra cui l’assessora alla Pubblica Istruzione del Comune di Montemurlo Valentina Vespi, il vicesindaco Alberto Vignoli, l’assessora alla Pubblica Istruzione del Comune di Poggio a Caiano Patrizia Cataldi, i colleghi di Carmignano Dario Di Giacomo e di Vaiano Enzo Polidori, e i consiglieri comunali Ettore Franchi di Vernio e Matilde Rosati di Prato. E’ inoltre intervenuto l’allenatore del Paperino San Giorgio Andrea Bonfiglio.

“La restituzione del viaggio a Mauthausen ed Ebensee è stata densa di significato ed emozioni – ha dichiarato l’ assessora Bartalini –. È stato un percorso toccante e profondo, che ha lasciato nei ragazzi qualcosa di importante, spingendoli a riflettere anche sulla loro quotidianità. Ringrazio di cuore il Museo della Deportazione, che ha curato e accompagnato questo viaggio con grande attenzione, utilizzando un linguaggio rispettoso e adeguato. Invito tutti i cittadini interessati a partecipare ai prossimi Viaggi della Memoria a contattare l’assessorato per avere informazioni su come aderire”

Il viaggio è stato organizzato dalla sezione pratese dell’Aned (Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi di concentramento nazisti), in collaborazione con la Fondazione Museo e Centro di Documentazione della Deportazione e Resistenza di Prato e l’Associazione per il Gemellaggio Prato-Ebensee, con il contributo del Comune di Prato.

“Quelli della mia generazione sono stati più “fortunati” – ha sostenuto il presidente del Museo della deportazione Massimo Chiarugi – perché hanno avuto la possibilità di ascoltare direttamente le testimonianze di chi ha vissuto quelle tragedie. Oggi, non avendo più questa opportunità, recarsi in quei luoghi diventa fondamentale per mantenere viva la memoria. Con questa esperienza voi ragazzi siete stati contagiati dal “bacillo dell’antifascismo”: cercate di diffonderlo, di portarlo tra i vostri compagni e amici, perché deve essere trasmesso ovunque, nel mondo intero”.

“Questo è stato più un pellegrinaggio che un semplice viaggio – ha affermato il presidente di Aned Prato Gabriele Alberti -. Mi auguro che non resti solo un’esperienza emozionante, ma che diventi anche uno strumento per il futuro. In quei luoghi i ragazzi hanno toccato con mano fino a che punto l’essere umano può spingersi oltre la soglia del rispetto e della dignità. L’odio e il disprezzo verso l’altro erano parole d’ordine che un tempo hanno funzionato, e che purtroppo oggi tornano a riecheggiare nella nostra società”

Oltre agli studenti, ha partecipato al viaggio la formazione Juniores del Paperino San Giorgio, che ha disputato un’amichevole commemorativa contro la squadra locale dell’Esv Daxner Immobilien Ebensee 1922, in occasione dell’80° anniversario della liberazione dei lager nazisti.

“In questa occasione la parola “campo”, che richiama dolore e costrizione, ha assunto un significato nuovo – ha affermato il tecnico Andrea Bonfiglio -: è diventata simbolo di gioia e condivisione, grazie al momento vissuto con gli amici della squadra di Ebensee”

Edizioni locali: Prato

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