Dopo lo stanziamento di 7 milioni per la realizzazione di una galleria artificiale sulla Sr 325 in zona Camino a seguito della frana del 2 marzo scorso, la Giunta regionale ha stanziato 150mila euro per un progetto di fattibilità del percorso alternativo all’intero tracciato della strada di collegamento fra la Val di Bisenzio e il capoluogo. Non solo finanziamenti, ma anche un tempo massimo di un anno per presentare progetti concreti da sottoporre al Governo. Sono questi i due elementi fondamentali del protocollo sottoscritto fra Regione, Comune di Cantagallo, Vaiano ,Vernio, Prato, Montemurlo insieme alla Provincia (gli enti che insieme gestiscono la viabilità della parte settentrionale del territorio). Una base da cui partire, quindi, potrebbe essere il collegamento con Montemurlo, ipotizzato da uno studio già commissionato dall’Unione dei Comuni della Val di Bisenzio, ma anche quello con l’A1 passando da Barberino. Proposte che ora dovranno essere verificate, ponderate, valutate in base anche alla fattibilità economica.
“Con questo accordo – ha sottolineato Guglielmo Bongiono sindaco di Cantagallo – si pongono le basi per la gestione della viabilità non solo lungo la strada regionale, ma anche per quella su ferro. La Regione, quindi, diventa parte attiva nel dialogo con Rfi o At in un’ottica anche di integrazione agli strumenti urbanistici adottati dalle singole amministrazioni”. Nelle finalità del protocollo, infatti, c’è anche quella di “ promuovere forme alternative al trasporto privato su gomma, come il potenziamento della viabilità ferroviaria, il servizio di autolinee pubbliche, i parcheggi scambiatori e le ciclovie”.
“Un elemento importante – ha sottolineato il sindaco di Vaiano Primo Bosi – è sicuramente il coinvolgimento di tutte le associazioni di categoria. Ora siamo nella fase tre, dopo quella dell’emergenza della frana, il ripristino della normalità in zona Camino con una viabilità alternativa, si passa a quella che aspettavamo da tempo cioè un nuovo piano a 360 gradi che interessa non solo la statale, ma anche il sistema degli autobus. A questo proposito rilanciamo l’idea del servizio a chiamata”.
Un modello, quello ipotizzato dal protocollo, che in parte è già stato sperimentato durante il blocco della Sr325 per la frana, quando si è potenziato il sistema ferro gomma “Un accordo che è stato firmato dopo due anni- sottolinea Giovanni Morganti sindaco di Vernio– ma che prevede aspetti importanti, innanzitutto un coinvolgimento di tutti i comuni e gli enti. Poi si è messo sul tavolo una cifra e una tempistica con obiettivi precisi : se per la regionale servono progetti per il sistema integrato ferro gomma si può già intervenire in modo veloce ad esempio continuando con il biglietto integrato fra il treno e l’autobus, ma anche potenziando le corse, Importante anche l’aspetto che riguarda i parcheggi scambiatori”.
Ogni giorno dalla Val di Bisenzio si spostano circa 22mila veicoli verso Prato con conseguenze in termini ambientali e di impatto per la mobilità ordinaria.
“L’intento, ha sottolineato Stefano Baccelli l’assessore regionale alla mobilità, è quello di promuovere, secondo un documento di fattibilità delle alternative progettuali, l’individuazione di collegamenti con le principali arterie nazionali e regionali, migliorando la circolazione stradale e realizzando interventi di miglioramento e potenziamento della strada regionale 325”.
Soddisfazione anche da parte del presidente della Provincia Simone Calamai: “Si tratta di un protocollo fondamentale per delineare quello che sarà il futuro della SR325, a partire da un’analisi tecnica dettagliata, che include la valutazione della fattibilità del progetto, l’identificazione di possibili bypass, il miglioramento delle infrastrutture stradali e l’esplorazione di alternative di collegamento. Inoltre grande attenzione al tema della rete ferroviaria, con l’obiettivo di potenziare i servizi ferroviari con caratteristiche più metropolitane sulla direttissima”.
