Di storia ne è passata moltissima da quel 25 settembre del 1924. Ugo Giagnoni, nato e cresciuto a Vernio, ha spento cento candeline circondato dall’affetto dei familiari, conoscenti ed amici all’interno del Circolo di Sant’Ippolito, dove vive. Alla festa, organizzata per lui dai figli Claudia e Claudio con l’aiuto della nipote Silvia, ha partecipato anche la sindaca di Vernio Maria Lucarini portando gli auguri di tutta l’amministrazione. Ugo, che ha passato la vita a lavorare in una filatura pratese è per Vernio una figura di riferimento. Da giovanissimo, negli anni della guerra, è stato soldato e parigiano. Alle armi appena diciottenne fuggì quasi subito per non combattere con i repubblichini. La sua storia è stata raccontata all’interno del podcast “Ribelli” del Museo della Deportazione e Resistenza, l’anno scorso grazie al Circolo di Figline è riuscito perfino a rivedere i Faggi di Iavello dopo 40 anni. “La notte dell’imboscata dei tedeschi il nonno non c’era – racconta ancora Silvia – Ed è una storia che ci emoziona sempre un po’. Ha avuto salva la sua vita e quella di tutti noi figlie e nipoti”. Il centenario, vedovo da poco più di due anni dopo 72 anni di matrimonio con la signora Gina, ha sempre avuto la passione dell’orto, della pesca e dell’allevamento dei conigli. Grande giocatore di carte, è stato anche tra i consiglieri de circolo di Sant’Ippolito, ancora oggi si diverte a sfidare gli amici e i parenti a briscola e scopa.
Vernio festeggia i cento anni del partigiano Ugo Giagnoni
La festa all'interno del Circolo di Sant'Ippolito dove il centenario è nato e cresciuto
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