C’è tutta una Prato viva, attiva, operosa e aperta al mondo e al futuro nel grande successo della seconda edizione di TiPo Festival, gli stati generali del turismo industriale. Dal 6 al 14 aprile la capitale italiana del tessile si è riscoperta, una volta di più, punto di riferimento nazionale nel campo del turismo industriale, per raccontare storia, cultura, tradizione e contemporaneità di una terra che non smette di sorprendere. E che ha visto sottoscrivere, in uno dei numerosi eventi del cartellone, la Carta dei valori del turismo industriale della Toscana: il primo passo di un percorso di crescita ulteriore del turismo industriale nella nostra regione che vede in Prato un punto di riferimento e un modello a cui ispirarsi.
Tipo Festival è una full immersion per appassionati, curiosi, famiglie e addetti ai lavori che tra spettacoli in fabbrica, itinerari industriali, visite in azienda, presentazioni di libri, mostre, laboratori di arte tessile e convegni dalla alta professionalità che hanno potuto avvicinarsi e scoprire il mondo del patrimonio industriale pratese, fabbriche in attività solitamente non aperte al pubblico o fabbriche recuperate e riconvertite a funzioni diverse che accolgono la cittadinanza e i turisti in spazi particolari e molto suggestivi. Per immergersi nella storia e nell’attualità delle manifatture e conoscere da vicino i processi di riciclo e produzione di stoffe, i musei, le architetture del lavoro.
È stato il festival dei tour immersivi nel patrimonio industriale: Macrolotto Zero, PrismaLab, Lanarchico, Pier Luigi Nervi, Luca Ronconi e il teatro pratese e il suo legame con le industrie e i luoghi ormai “storici”. Ma anche degli spettacoli di qualità: Ghemon al Lanificio Bellucci, Francesco Baccini negli spazi dell’azienda Bacciottini e i Toscanacci Paolo Hendel, Riccardo Goretti e Andrea Kaemmerle da Omega Filati a La Briglia di Vaiano.
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